Quasi 50 occhi elettronici per 8mila abitanti. Con l'entrata in vigore del nuovo "Regolamento comunale per la disciplina della videosorveglianza sul territorio di San Vittore Olona" sono entrate in funzione le 43 nuove telecamere che hanno la finalità di «rendere ancora più sicuri i luoghi strategici del territorio e molto frequentati soprattutto dalle fasce deboli della popolazione sanvittorese». Un numero importante su una superficie di 3,48 chilometri quadrati 

«L'intero progetto – spiega in una nota il vicesindaco Marco Zerboni – ha avuto un iter piuttosto lungo ed elaborato anche e soprattutto per il continuo sopravvenire di nuove e sempre più stringenti normative sulla privacy dei cittadini, norme che appunto sono state recepite e seguite in modo dettagliato fino a giungere al progetto definitivo e alla realizzazione dello stesso che ha avuto termine con il collaudo dei tecnici nei primi giorni del corrente anno.

«Oggi quindi possiamo contare sulla presenza dell' " Occhio elettronico" – prosegue – posizionato al Civico Cimitero, sul Palazzo Comunale, nei giardinetti di " Annalena Tonelli", presso il centro raccolta e smaltimento rifiuti (Discarica), Civica Biblioteca e Giardinetti pubblici di via Roma. Il costo di queste opere é stato di circa 126.000,00 euro ma completamente a carico di privati, avendo il comune rinunciato tempo addietro a diventare proprietario di un monolocale in una zona periferica del territorio proprio a favore di questo progetto per la sicurezza cittadina che vede oltretutto oggi anche i siti comunali " cablati" con il posizionamento della fibra ottica».

«Da questi giorni quindi – conclude Zerboni – possiamo dire che il nostro territorio è ancora più sicuro di prima e questa iniziativa voluta dall'amministrazione Vercesi, insieme ad altre (assemblea pubblica sul controllo di vicinato – convenzioni polizia locale con comuni di San Giorgio Su Legnano e Canegrate) va, come già anticipato nel programma elettorale nella direzione di rendere il nostro territorio sempre più frequentato e frequentabile dalle famiglie in tutta libertà».