Continuano le frizioni tra maggioranza e minoranza a Cerro Maggiore. Questa volta il terreno di scontro riguarda il regolamento delle commissioni consiliari. Le opposizioni si dichiarano contrarie al nuovo regolamento di voto che, a detta loro, azzarerebbe la propria influenza nelle decisioni consiliari. Apice di tale scontento è stato manifestato nel consiglio comunale di giovedì 5 febbraio quando, al momento della votazione, la minoranza, ad eccezione del consigliere Francesco Spataro, ha lasciato la sala in segno di protesta (qui il nostro servizio).

Per garantire la legittimità del regolamento redatto dall'assessore Banfi e fugare ogni dubbio la Giunta comunale si è rivolta ad ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani). L'associazione ha approvato il documento, definendolo «nobile» e «lodevole» nell’intento di conferire «maggiore democraticità e partecipazione». Bollato come immotivato ed irregolare, invece, il comportamento delle opposizioni.

Giudizio altrettanto duro quello della Giunta. «Non avevamo dubbi sulla regolarità della nostra azione – conclude il Comune nel suo comunicato –  ma la risposta di ANCI, oltre a sancire detta regolarità, conferma ancora una volta che l’intendimento delle minoranze e dei consiglieri Lazzati, Mantellina e D’Anna è solo volto a bloccare ed ostacolare il funzionamento del Consiglio Comunale incuranti dei danni che possono arrecare ai cittadini».

Di seguito il comunicato integrale del Comune di Cerro Maggiore.

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Come molti cittadini sanno le minoranze in Consiglio Comunale (Lista Marina Lazzati – Movimento 5 Stelle – Lista Noi con Dalla Maria), si sono rifiutate di partecipare alle commissioni consiliari adducendo come motivazione il non apprezzamento del metodo di calcolo del voto: il metodo ponderale.

Metodo tra l’altro ampiamente utilizzato in molti Comuni, amministrati da tutte le forze politiche, in Regione e nella Provincia di Milano «ove la consigliera Marina Lazzati era assessore!».

A questo atteggiamento si sono subito allineati anche i consiglieri Antonio Lazzati, Mantellina e D’Anna, nel chiaro tentativo di bloccare, ancora una volta, il funzionamento del Consiglio: tentativo già fallito in occasione della approvazione del Bilancio.

Ebbene, i suddetti consiglieri dovranno prendere atto che il regolamento delle Commissioni, proposto dall’assessore agli Affari Generali, Emanuela Banfi, ha ricevuto, il pieno giudizio di regolarità da parte della Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) che, in una comunicazione al nostro Comune  definisce il regolamento, non solo «ineccepibile» e «insindacabile», ma addirittura «nobile» e «lodevole» nell’intento di conferire «maggiore democraticità e partecipazione»  tanto che «tutti i principi» riguardanti i gruppi e la loro partecipazione alle commissioni consiliari «risultano rigorosamente rispettati».

ANCI conclude la lunga risposta ai nostri quesiti definendo immotivato e irregolare (seppure il regolamento comunale non sanzione) il rifiuto, da parte dei consiglieri di minoranza, di partecipare alle Commissioni e riconosce al Consiglio Comunale la legittimità ad inserire d’ufficio, nelle commissioni, i capigruppo saliti impropriamente sull’Aventino.

Non avevamo dubbi sulla regolarità della nostra azione ma la risposta di ANCI, oltre a sancire detta regolarità, conferma ancora una volta che l’intendimento delle minoranze e dei consiglieri Lazzati, Mantellina e D’Anna è solo volto a bloccare ed ostacolare il funzionamento del Consiglio Comunale incuranti dei danni che possono arrecare ai cittadini.

«Nel Consiglio Comunale del 5 febbraio scorso abbiamo nuovamente invitato le minoranze a nominare i loro commissari –  dice l’assessore Banfi – in mancanza saremo costretti a nominarli d’ufficio confidando comunque nella loro partecipazione, sono certa che prevarrà il buonsenso».