Quantcast

5 Mulini: “al gelo e senza ripari”, lo sdegno di un’atleta

Sul banco degli imputati è finita anche l'organizzazione per l'assenza di ricoveri idonei per gli atleti...

Una corsa partecipata e sofferta quella della 5 Mulini 2015. I problemi della corsa campestre che si divide con il Campaccio il ruolo di regina delle campestri, non sono solo stati dettati dall'aspetto agonistico del tracciato particolarmente duro per la presenza di fango e acqua. Sul banco degli imputati è finita infatti anche l'organizzazione perchè, come ci segnala la nostra lettrice Laura, sarebbe stata carente dal punto di vista logistico, in particolare per l'assenza di ricoveri idonei per le attrezzature degli atleti che non avrebbero avuto un luogo al coperto dove cambiarsi. Di seguito la lettera integrale. Qui la cronaca della corsa.


Egregio Direttore

spettabile Redazione
ho appena terminato di leggere  i vostri articoli di oggi  in merito all'oggetto, e non mi ero fatta mancare i precedenti.
Ieri la gara si è svolta in condizioni dure, come una delle campestri più "veraci" passatemi il termine….ho letto con attenzione anche le parole del sindaco, e ho visto con i miei occhi sopratutto, sono quindi un testimone oculare della totale disorganizzazione in cui ieri mattina si sono tenute le gare…..

Non mi interessa sapere di chi sia la colpa, so solo che il tempo era inclemente, e questo fa parte di questo sport in questa stagione il terreno di gara era durissimo, ma fa parte del gioco quello che però non doveva mancare era un ricovero per le attrezzature degli atleti, che o venivano tenute a braccia tutta la mattina dagli accompagnatori, o giacevano sotto l'acqua o tra teli di fortuna nei campi. Uno spazio dove poter cambiare gli atleti al riparo delle intemperie e potersi asciugare ci siamo cambiati su un sacco della spazzatura riparati da un ombrello, rivestiti di acqua ghiacciata e fango….acsiugati con l'asciugamano dopo esserci lavati con le salviettine …..al freddo di ieri mattina non commento oltre, ma sono sdegnata di così poca considerazione, ho visto ragazzi  arrivare dopo la gare che piangevano dal freddo, tremavano sotto shock termico, questo credo proprio si sarebbe potuto evitare, come anche  montare le tende da campo nell'acqua o avere un unico spazio dove si sarebbe potuti entrare, accanto alla mensa, ma la prima parte era una piscina al coperto, e la seconda vuota, asciutta, ma piantonata e vietata a chiunque. Scriverò le stesse cose alla nostra società e alla Fidal lombardia, vi ringrazio per l'attenzione

cordiali saluti

Laura Bertuzzi

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 17 Febbraio 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore