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Bene i controlli di vicinato, ma il Comune deve migliorare la sicurezza

Intervento del "Patto civico per San Vittore Olona" sui controlli di vicinato e la sicurezza urbana...

Riceviamo e pubblichiamo:

L’esperienza dei controlli di vicinato, presentata all’assemblea pubblica promossa dall’Amministrazione comunale , è sotto diversi profili interessante e positiva. Si fonda infatti sulla costituzione di una rete solidaristica di rapporti tra famiglie sul tema della sicurezza, e questo è un valore. Può aiutare a una diffusione di maggiore senso civico, nell’assumersi ciascuno il dovere di segnalare episodi delinquenziali e anche di denunciare alle autorità delitti subiti, non pensando che sia inutile, perché solo così si permette alle forze dell’ordine di avere il quadro della situazione e così intervenire in prevenzione. Importante è il corretto start up dell’iniziativa, facendola ben comprendere ai cittadini. Non si tratta di organizzare ronde né di far diventare il vicinato l’occhio del “grande fratello”, invasivo della libertà altrui. Il ruolo dei responsabili sarà importante, per creare opportuni filtri e fare in modo che l’iniziativa non sia uno strumento di diffusione di indebiti allarmismi. Auspicabile è che l’iniziativa sia anche un’occasione per riallacciare rapporti tra vicini e abitanti dei quartieri, spingendoci anche a uscire di casa (non solo a stare alla finestra a controllare) per riappropriarci del territorio e viverlo.

I controlli di vicinato però non bastano e certamente non possono costituire un alibi all’assenza di politiche locali sulla sicurezza. Il comune deve investire di più sulla sicurezza, a partire da un pur possibile aumento del personale addetto alla vigilanza, con una revisione della pianta organica, anche con mobilità interne. Non è possibile infatti continuare con soli quattro vigili a San Vittore Olona! Si deve tornare poi a promuovere “patti locali di sicurezza urbana” tra comuni, forze dell’ordine, privato sociale, per analizzare i fenomeni di criminalità, delineare linee comuni di intervento, condividere risorse, azioni e iniziative di prevenzione, controllo e intervento. A tal fine è auspicabile che Regione Lombardia torni a finanziare questi patti, non solo per la parte relativa alle attrezzature ma anche ai servizi. Ma soprattutto occorre curare la prevenzione, insieme alle famiglie, alla scuola, ai servizi sociali, alla parrocchia e alle agenzie educative del territorio, per prevenire il disagio e le devianze giovanili, per promuovere coesione sociale e integrazione, per diffondere una cultura della legalità.

Avv. Alberto Fedeli

Capogruppo lista civica “Patto Civico per San Vittore Olona”

Redazione
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Pubblicato il 21 Gennaio 2015
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