Dopo 10 anni, Antonio Lazzati non è più sindaco di Cerro Maggiore. Gli subentra nella carica Teresina Rossetti nell'ultima amministrazione vice sindaco, assessore alla Cultura, alla Pubblica Istruzione, al Bilancio e agli Affari Generali.
Lazzati resta in consiglio comunale come consigliere e, per usare la sua frase, come "frate semplice".
Nel salutare la cittadinanza cerrese, Lazzati non manca di sottolineare alcuni aspetti di delusione e di amarezza, dopo le ultime elezioni e i primi giorni della nuova amministrazione. Per lui, soprattutto, il rammarico di vedere la Lista civica che l'ha visto protagonista in questi anni «asservita completamente al Partito Democratico, snaturando così la sua originaria natura».

---

Cari cerresi ed elettori, voglio ringraziarvi per la fiducia che ancora una volta avete voluto dare ad una lista civica che dieci anni fa mi ha visto cofondatore e di cui poi sono stato sindaco per 10 anni.
Lista civica che in questi momenti di scandali di tangenti di grave malgoverno che scuotono i partiti forse risulta essere ancora l'unico modo di amministrare credibile. Tanto e'vero che, come tutti abbiamo notato, alle ultime consultazioni elettorali l'appellativo di lista civica e' stato usato a dismisura.

Come lista civica abbiamo amministrato il paese per 10 anni , di cui gli ultimi 5 con la collaborazione di alcuni tesserati di un partito, indipendentemente dallo schieramento, che ha sempre seguito le direttive per il bene della collettività e non quelle della propria segreteria traendone visibilità e reciproco beneficio con la cittadinanza. Purtroppo, durante la recente campagna elettorale e per l'esattezza nell ultima settimana, la logica di partito ha prevalso. Infatti il portavoce del PD ha dichiarato che dal 26 maggio avrebbe seguito le indicazioni della segreteria.

Ora, dopo la presentazione della nuova giunta, dove e' bene chiara l'impostazione in prevalenza di partito, per onestà e con rammarico,  devo affermare che sono in forte imbarazzo di fronte a quell' elettorato che ha voluto riporre in me e nella lista civica, la propria fiducia e non in un partito.

Mi trovo vittima di un errore di valutazione e di un cieco sentimento di fiducia che e' stato utilizzato per mettere in atto un vero e proprio raggiro di tipo elettorale di bassa politica, e come voi mi sento tradito.

Per ora, il vicesindaco, 2 assessori, il capogruppo e il presidente dell'unica azienda partecipata sono esponenti dello stesso partito, e, come dichiarato anzitempo, appaiono ligi alle direttive di segreteria, sovvertendo così lo spirito della lista civica, ormai legata in modo stretto ad un partito e non più rispettosa solo delle necessità e richieste dei cittadini.

Tutto questo con l'appoggio incondizionato del sindaco che, con il suo silenzio e il suo comportamento sibillino iniziato gia' in campagna elettorale e continuato per oltre dieci giorni dopo la proclamazione, senza nessuna comunicazione ad alcuni consiglieri, ha tradito quella parte di elettori che vedevano nella lista civica l'unico modo per liberarsi dalla bramosia dei partiti.

Qualcuno dichiarera' che queste mie affermazioni sono dettate dal fatto che non ho ottenuto nulla, rifiutando l 'assessorato al commercio. Bugie! Come tante altre!

La mia e' voglia di giustizia, chiarezza e trasparenza.

Piu' volte ho affermato che la carica di vicesindaco spettava come tradizione a Cantalupo perche' ne e' priva da 10 anni. non ho accettato un assessorato improvvisamente divenuto basilare, non perchè non lo ritenessi tale, ma perchè, per coerenza, non voglio piu' condividere una lista snaturata che e' divenuta espressione di un partito.

In questo modo posso mantenermi libero da ogni vincolo per dedicarmi, non piu come “abate” ma come “frate semplice” al bene e all 'ascolto della comunita'.

Antonio Lazzati