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Flash Mob Run a Voghera: presente il Chapter di Legnano

Più di mille moto Harley Davidson hanno invaso la provincia di Pavia - Tra loro quelle legnanesi...

Domenica 16 marzo si è svolto a Voghera il Flash Mob Run. Più di mille moto Harley Davidson hanno invaso la provincia di Pavia. Qui il racconto di uno dei soci Chapter.


Si dice che la passione viva un suo ciclo temporale, nasca violenta nutrendosi delle proprie energie e poi si trasformi, cambiando nome pur mantenendo un’emozione forte. Molte volte diventa amore eterno, qualche volta affetto,  fortunatamente poche volte odio, ma a tutta questa logica fa eccezione “la passione” portata all’ennesima potenza, quella che in ogni angolo del globo terrestre è identica e indissolubile, quella verso “il mito” nato nelle officine di Milwaukee 110 anni fa e da lì diventata regina del mondo, patrimonio dell’Unesco, bicilindrica dal cuore caldo e dal rombo col suono di libertà: sua Maestà “HARLEY DAVIDSON”.

E' successo domenica 16 marzo 2014, il titolo è “Flash Mob Run”: una giornata piena per gli Harleysti del nord Italia, uno di quei raduni a cui nessun bikers vorrebbe mai rinunciare. Si parla di un raduno imponente, oggi tutti i Chapters  HOG (Harley Owners Group) di Lombardia, Piemonte e Liguria sono chiamati al “Flash Mob Run”, letteralmente “evento improvviso, assemblamento di un gruppo di persone in un luogo pubblico”, mai definizione fu più azzeccata.

L’attesa è stata gestita con sapienza da tutti i Director dei vari Chapter. Hanno aderito ben 17 Chapter, l’ordine di scuderia è stato di assoluta “omertà” sul luogo destinato, segretezza faticosamente mantenuta, almeno per la stragrande maggioranza dei bikers.

L’appuntamento rientra di diritto tra quelli importanti, ogni singolo biker in sella alla sua Harley Davidson, tirata a lucido per l’occasione, arriva puntuale al punto di ritrovo, c’è un misto di curiosità ma anche consapevolezza che qualunque sarà la meta svelata, varrà in ogni caso l’anticipato risveglio dal riposo domenicale.

Goccia dopo goccia il solito parcheggio comincia a farsi stretto, ogni accelerata è un arrivo, c’è il biker onnipresente che dice che non ne ha mai saltato uno, c’è quello che sostiene di essere presente da una vita e ad ogni ritrovo non perde occasione per ribadirlo, c’è quello che nel profondo dell’animo "biker lo è sempre stato", oppure chi si è scoperto “brothers” non più in tenerissima età ed è tornato all’entusiasmo di un bambino. Infine c'è anche quello che è qui per la prima volta, non manca nessuno .

È ora di andare e il nostro “Director” da il comando, c’è da aggiungere qualche informazione di servizio «Ragazzi tutti in sella – esorta il Director – mi raccomando massima attenzione, serrate le file e cerchiamo di stare uniti, stiamo andando all’appuntamento con altri 17 chapter, sappiate che una volta là diventeremo più di mille, wow appuntamento con la storia!»

Legnano Chapter è nell’anno del suo decimo anniversario, quest’anno non vuole farsi mancare niente, l’imperativo è vivere tutto intensamente, viverlo alla grande e questa è una giornata che al consuntivo di fine anno farà ancora parlare di sè.

Da Legnano circa 80 moto s’infilano subito in autostrada, safety road e road captain fanno il loro lavoro alla grande e tutto questo è già spettacolo per chi ci incrocia, ma il bello deve ancora arrivare, si esce a Binasco per sfilare verso il primo appuntamento.

A circa 20 – 30 km dalla destinazione finale il primo mega assemblamento, diversi chapter si fondono in un’unica macchia, 10 minuti e poi via: il serpentone si dirige verso il secondo punto, dove prende forma la vera dimensione dell'evento. I vari chapter arrivano alla spicciolata: Milano, Legnano, Varese, Cento Torri, Genova, Savona, Torino, etc…strade bloccate e forze dell’ordine al lavoro (col sorriso) per agevolare questa anaconda da record, una massa abnorme che aumenta a vista d’occhio, sembra di rivedere quelle immagini che abitualmente vediamo su internet in arrivo da oltre oceano. Invece siamo qui, è tutto vero e sta succedendo anche da noi, è proprio vero: l’emozione non ha età.

Ultima pausa, prima della ripartenza verso la destinazione finale, la colonna si muove e a due a due si impadronisce della strada. Case, campi: sembra un film, brividi di emozione arrivano percorrendo il ponte del Po, spettacolo nello spettacolo, attraversando paesi, paesini o piccole frazioni classiche della “bassa” (pianura padana), ovunque i bikers vengono accolti nel loro passaggio, la gente richiamata dal fragore dei nostri scarichi, dapprima stupita e incuriosita, ma poi tutto diventa una cornice festante, gente che si accomoda su improvvisate tribune fatte da sedie sui marciapiedi, c'è chi applaude, chi alza le mani in saluto, tutti davanti a questa collana infinita di perle, con il desiderio di fare qualcosa come a dire "Ci sono anch’io!". Sicuramente sarà qualcosa da raccontare stasera a tavola, l’anaconda d’acciaio arriva a misurare sino 8-10 km di Harley Davidson, sono quasi 20 minuti ininterrotti di roboanti moto, giubbotti, fedelissime e coloratissime patch, simboli d’appartenenza e caschi.

L’arrivo a Voghera al Cowboyland è di quelli che si farà ricordare, la circolazione è letteralmente in tilt, colonne d’auto ferme, gente a terra ma tutti divertiti a filmare, fotografare, come in segno di rispetto tutti danno precedenza assoluta al corteo di moto quasi a riconoscere la straordinarietà di quest’evento sulla loro terra, fila interminabile, fermi a passo d’uomo, la colonna a fatica cerca di raggiungere l’interno dei parcheggi negli spazi già predisposti, arrivati alla fine tutti a terra, proprio quando un sole anomalo a marzo cominciava a farsi sentire sotto i caschi.

Cowboyland si comporta davvero bene, riesce ad assorbire l’ondata di mille bikers, già la carica dei  mille, assetati, affamati e festanti, qualcuno ritrova amicizie di precedenti run, altri si ritrovano per la prima volta a dare un volto ad un’amicizia nata su facebook o su twitter, per tutti c’è la gioia di condividere una passione speciale e un senso di appartenenza che non può che essere definito unico.

Al primo pomeriggio Legnano chapter opta per una mangiata in uno dei tanti agriturismi sparsi in questa terra ancora ricca di campi, di campagna e di buonissimi cibi. L'emozione e la tensione hanno lasciato il posto alla cultura del benessere (diciamo più del palato), che per un biker vuol dire creare l’occasione per sedersi ad una tavolata ben imbandita, correlata da brindisi e inni al nostro Chapter. Lunga vita Legnano Chapter, fatta di queste uniche emozioni, così come l’immancabile e preziosa pacth riportante Flash Mob Run 2014 a simbolo dell’evento, certamente sarà cucita sulla pelle (…dei giubbotti)  come l’emozione che resterà scolpita nella memoria e nei racconti di ognuno di Noi, a ribadire "Io c'ero!".

E’ tempo di rientro, anche per Legnano Chapter. Così come tutti gli altri Chapter è giunto il tempo di sfilare veloce verso casa, con la consapevolezza che ci son cose che difficilmente si possono raccontare creando lo stesso pathos di chi le ha vissute…questa è una di quelle!

LuckyOne

Redazione
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Pubblicato il 20 Marzo 2014
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