Riceviamo e pubblichiamo:

Venuti a conoscenza della sentenza della Corte dei Conti con la quale vengono condannati in primo grado l'ex sindaco nonché attuale consigliere Comunale, avvocato Giuseppe Bravin, 5 assessori della Giunta precedente e due funzionari, nonché a seguito dei commenti dello stesso Consigliere Bravin non possiamo che sottolineare quanto segue. 
 
Come già detto in precedenza non esistono e ne sono ma esistiti intenti persecutori verso alcuni.

La denuncia effettuata era un OBBLIGO DI LEGGE e la sentenza di condanna ci CONFERMA L'ILLEGITTIMITA' degli atti assunti dall'ex Giunta e la fondatezza del nostro procedimento. Ed inoltre conferma il fatto che era nostro obbligo fare la segnalazione alla Procura Generale della Lombardia, diversamente saremmo stati corresponsabili ,con chi per "COLPA GRAVE", ha deliberato gli atti in questione.
Lo sviamento del denaro pubblico dagli interessi generali dipende nella fattispecie da una colpa grave degli amministratori e dei funzionari in questione, come stabilito dalla sentenza, e pertanto ad una NEGLIGENZA GRAVE.
Nessuno dice e non lo dice neanche la sentenza che il denaro pubblico è stato utilizzato per l'interesse personale degli amministratori ma da quanto si desume dalla sentenza vi è stata una negligenza grave nella gestione del denaro pubblico che ha comportato danno erariale e quindi un DANNO AI "PORTAFOGLI DEI CITTADINI SANVITTORESI".
Su questa base non accettiamo nessuna polemica e non vogliamo entrare in polemica.
Rimaniamo fiduciosi nell'operato della Magistratura contabile e convinti che comunque lo Stato di diritto va innanzitutto tutelato e garantito dalla fiducia che, chi ha un incarico pubblico, deve avere verso le Istituzioni e i Poteri della Repubblica.
Dichiara che "la Corte dei Conti approfitta di ogni occasione per tentare di rimpinguare le casse pubbliche"non ha senso ed è senza fondamento oltre che inqualificabile se riferito da un uomo di legge.
Dalla recente sentenza del Consiglio di Stato dove hanno confermato fondata la nostra scelta di recedere dal contratto troppo oneroso, scelto da Bravin, con Amga srl, alla sentenza della Corte dei Conti del 2011 per danno erariale di 10.000 euro ,per l'irregolare convenzione del Campetto di calcio di via Roma, sino alla sentenza della Corte dei Conti per le indebite progressioni di carriera, emerge chiaramente come l'ex sindaco non sia stato propriamente espressione della collettività quale "ufficiale di governo".
Ovvero egli , direttamente e mediante i propri delegati, aveva l'obbligo del controllo affinché le disposizioni normative e regolamentari fossero attuate poiché un Sindaco ha delle competenze quale responsabile dell'amministazione comunale.
Con serenità e senza spirito giustizialista accettiamo la sentenza della Corte dei Conti e così accetteremmo l'eventuale sentenza in caso di appello. 
 
Marilena Vercesi
Sindaco di San Vittore Olona