Quantcast

L’ex sindaco Bravin e 5 suoi assessori condannati a pagare 72mila euro per danno erariale

La sentenza emessa dalla Corte dei Conti - L'ex primo cittadino:"Ricorrerò in appello, mai speso soldi per nostri interessi"...

E' stata emessa la sentenza della Corte dei Conti sulla nota vicenda sanvittorese relativa alle indebite progressioni di carriera di alcuni dipendenti comunali e del conseguente danno erariale subìto dall'Ente.

Dopo la denuncia presentata il 23 dicembre del 2009 dal segretario generale del Comune di San Vittore Olona con la quale veniva segnalato alla Procura regionale «un danno erariale riconducibile a una procedura di "progressione verticale"» ecco che in questi giorni è arrivato il "verdetto".

Da un documento composto da più di 18 pagine, inviatoci dal Comune sanvittorese, emerge che "l'assenza di una effettiva procedura concorsuale" è stata una delle cause della condanna, in primo grado, per l'ex sindaco Pino Bravin e per 5 suoi ex assessori al pagamento di 12mila euro ciascuno, per l'ex segretario comunale Giampaolo Mandolesi e l'ex responsabile dell'area amministrativa Rita Russo a 9mila euro. In totale il danno erariale è stato quantificato in 90mila euro, che ora si chiede appunto di risarcire.

Di seguito, pubblichiamo la replica dell'ex primo cittadino Bravin.


Non abbiamo mai usato soldi pubblici per comperare mutande verdi o per crociere su panfili di amici o per cene luculliane o per notti in alberghi cinque stelle.

Non abbiamo mai usato un euro di denaro pubblico per nostro interesse personale

Abbiamo semplicemente realizzato un progetto di valorizzazione del personale che ora la Corte dei Conti, su denuncia della Giunta Vercesi, dice che andava fatto con un concorso anziché con una selezione interna.

Quella della Corte dei Conti è una sentenza che rispecchia il clima di confusione e incertezza in cui versa il paese.

Il nostro progetto era stato approvato dal segretario comunale, dalle organizzazioni sindacali, dal responsabile d’area e nonostante ciò ci ritroviamo, sette anni dopo, in questa situazione.

Una cosa è certa: di fronte ai gravi reati e agli immensi sprechi di denaro pubblico che si scoprono ogni giorno, sentirci dire dalla Corte che avremmo causato un danno erariale per aver realizzato un progetto sul personale fa sorridere amaramente.

Tanto più se si pensa che lo Stato ha appena fatto un grandissimo “favore” ai concessionari di slot-machines consentendogli di definire con quattro briciole i loro enormi debiti erariali.

Nel nostro caso tutto è stato scatenato, con precisa volontà, dalla giunta Vercesi coadiuvata dall’allora sua fedele segretaria comunale dr.ssa Nin.

Sappiamo bene che alla Corte non pare vero di poter approfittare di ogni occasione per tentare di rimpinguare le casse pubbliche, ma sappiamo anche che un sistema democratico dovrebbe sempre tendere al raggiungimento di una giustizia sostanziale.

La sentenza della Corte lombarda rappresenta il primo grado di giudizio e contro di essa ricorreremo in appello per far valere le nostre ragioni e la nostra onestà.

Lo faremo con serenità, come abbiamo fatto finora, con la coscienza tranquilla.

Pino Bravin

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 29 Gennaio 2014
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore