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Dalle vasche di laminazione nessun beneficio, ma una eredità pesantissima

Il sindaco Vercesi risponde alle dichiarazi​oni del sindaco di Nerviano...

Vasche di laminazione ancora al centro di un confronto politico sul territorio. Oggi, d'attualità, è un commento del sindaco di san Vittore Olona, Marilena Vercesi, dopo alcune dichiarazioni del collega di Nerviano, Enrico Cozzi. Di seguito il comunicato


Le  recenti dichiarazioni a mezzo stampa del sindaco di Nerviano Enrico Cozzi ben rappresentano la capacità camaleontiche dei politici di lungo corso. Infatti, mentre nell’assemblea pubblica dello scorso 29 novembre ha condiviso  l’idea di una mozione a firma di tutti i Sindaci del Plis del Parco dei Mulini per fermare la costruzione di un’opera scellerata come le vasche di laminazione,  dopo le piogge intense del periodo natalizio ha cambiato posizione e, sollecitando la loro realizzazione, ci indica la via per Damasco, suggerendo alla nostra Amministrazione di “trattare” con Regione Lombardia  come lui stesso ha provveduto a fare.  Ovvero quando la politica prevarica i confini del buon senso oltre ai confini territoriali.

Credo che a questo punto sia necessario fare chiarezza a riguardo poiché Nerviano non è San Vittore Olona e il torrente Bozzente non è il fiume Olona. Le opere di laminazione delle piene del Bozzente a Nerviano nascono infatti da un protocollo di intesa sottoscritto tra i comuni di Rho, Lainate e Nerviano.

L’opera succitata è stata programmata sulla base delle seguenti considerazioni, che riporto fedelmente dal Protocollo d’Intesa di Regione Lombardia  del 15 marzo 2007: “La situazione di sicurezza idraulica del fiume Bozzente risulta particolarmente problematica nella parte terminale del bacino, caratterizzato dall’eccessiva densità abitativa realizzata a ridosso dell'alveo, peraltro tombinato, e che eventi alluvionali particolarmente rilevanti si sono ripetutamente verificati nei comuni di Nerviano e Rho”.

In parole povere, questi Comuni hanno fatto un cattivo uso del suolo pubblico edificando indiscriminatamente e, in questo panorama, le vasche risultano loro indispensabili.

La nostra situazione è ben differente dato che le vasche di laminazione delle piene dell’Olona a San Vittore nascono dall’esigenza di tutelare dal rischio esondazione i Comuni a valle ed in particolare le aree di Expo 2015 di Rho e Pero.

Noi da queste vasche non trarremmo nessun beneficio perché il nostro territorio è già in sicurezza grazie alla presenza di un  vallo e delle aree golenali ma soprattutto perché nel tempo abbiamo preservato il territorio.

Nessun beneficio dalle vasche dunque ma un’eredità pesantissima:  Expo 2015  avrà la durata limitata di sei mesi ma  le prime due vasche di laminazione, che si estenderanno per circa 236mila mq all’interno del Parco dei Mulini, deturperanno il territorio per sempre e per sempre condizioneranno la vita del nostro paese e del circondario. Quindi ribadisco il mio deciso no alle vasche, non le giustifico e non le accetto.

Certo, se parliamo di valori assoluti, è giusto che ogni amministratore  faccia responsabilmente la sua parte. Ma mentre nel lontano 2004 il progetto poteva essere rifiutato o modificato, oggi questa possibilità non sussiste più. Per questo motivo comprendo la posizione del nuovo assessore regionale al Territorio Viviana Beccalossi, che si trova a lavorare su un percorso già segnato dai suoi predecessori ( il progetto esecutivo è in corso di validazione).  Pur consapevole delle difficoltà del momento si è resa tuttavia disponibile ad affrontare un percorso partecipato, assumendosi l’impegno di valutare le richieste formulate dal Plis dei Mulini per interventi di mitigazione e compensazione al fine di limitare il forte impatto ambientale dell’opera.

Marilena Vercesi, sindaco San Vittore Olona

Redazione
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Pubblicato il 22 Gennaio 2014
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