Le recenti, preoccupanti notizie che quasi quotidianamente riportano soprusi, maltrattamenti e violenze contro le donne ( che spesso purtroppo culminano con l’uccisione della vittima come drammaticamente ricorda il neologismo “femminicidio”) impongono una scelta che vada nella direzione di una profonda riconsiderazione dei rapporti tra generi.

Ma per giungere al rispetto delle differenze è necessario iniziare dalla base, dall’educazione dei giovani non solo all’interno delle pareti domestiche ma anche sui banchi di scuola con attività didattiche che insegnino che l’amore e il rispetto non hanno sesso.

Per questo motivo per l’anno scolastico 2013/2014, su indicazione del sindaco Marilena Vercesi, l’amministrazione di San Vittore Olona ha scelto di inserire all’interno del progetto di Educazione alla Legalità dedicato alle classi seconde e terze della scuola secondaria di primo grado Leopardi, il tema “Uguaglianza di Genere”.

All’interno del percorso saranno trattati i concetti di rispetto tra i diversi ruoli all’interno della famiglia ( rapporto genitori­figli) e i diversi componenti (maschi e femmine), e su come una sana sessualità non possa prescindere, in ogni età, dal concetto di pari dignità, dalla sacralità del corpo che non può essere mercificato in alcun modo, né in cambio di benefici materiali né in omaggio a pessimi modelli comportamentali pubblicizzati dai media, né da uso improprio del social network.

Il tutto, sia pur in un contesto scolastico e nella logica della partecipazione dei ragazzi, avrà come sempre un riferimento e un supporto prioritario, la famiglia, perché la chiave dell’educazione sta in una parola, insieme, adulti e ragazzi. Insieme si diventa corresponsabili, perché famiglia e genitori sono il primo e fondamentale esempio per i figli.

‹‹La situazione attuale e le indagini statistiche – commenta il sindaco Vercesi­ – indicano che nel nostro Paese anno dopo anno aumenta il numero delle donne uccise da uomini che spesso sono mariti, compagni o ex partner. Siamo di fronte ad una situazione preoccupante che dimostra come in Italia siamo ancora molto lontani da una vera educazione di genere e che nulla di effettivamente importante sia cambiato, rispetto alla violenza del passato. Ci auguriamo con questo progetto di poter dare un prezioso contributo alle nuove generazioni nell’ottica della sensibilizzazione e della prevenzione nella speranza che questo vergognoso fenomeno in futuro non abbia a ripetersi mai più››.