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LA DISLESSIA IN UN INCONTRO AL LIONS CLUB PARABIAGO HOST

Una gremita sala ha ascoltato con attenzione i facoltosi interventi che si sono succeduti, alla presenza di autorità civili e lionistiche

Studenti, genitori ed insegnanti hanno partecipato numerosi all'incontro sulla dislessia organizzato dal Lions Club Parabiago Host. Una gremita sala ha ascoltato con attenzione i facoltosi interventi che si sono succeduti, alla presenza di autorità civili e lionistiche.

Nel corso dell'incontro sono emersi molti elementi importanti: anzitutto si é chiarito che i disturbi dell'apprendimento non costituiscono una patologia ma una caratteristica dell'individuo che, come tale, rimane per tutta la vita pur cambiando nel corso degli anni.

Essa é presente, statisticamente, nel 4% della popolazione scolastica ed é fondamentale la diagnosi precoce, per evitare che il bambino possa accumulare frustrazioni ed insicurezze che, prolungate nel tempo, possano sfociare nell'abbandono scolastico.

La frustrazione, infatti, caratterizza il ragazzo dislessico che, essendo un individuo intelligente, é sempre consapevole dell'inadeguatezza del lavoro che egli svolge a scuola, rispetto all'impegno profuso. É stata messa in evidenza la responsabilità degli insegnanti nel segnalare tempestivamente alle famiglie i casi più eclatanti di lentezza nell'apprendimento, vero e proprio "campanello d'allarme" nell'individuazione dei DSA.

La Dott.ssa Chiara Conti, neuropsichiatra infantile e formatrice, nel suo brillante intervento ha lanciato una sfida agli insegnanti: non applicare una differente didattica al ragazzo dislessico, ma adottare una nuova metodologia a tutti gli allievi, affinché tutti si sentano unici, diversi e conseguentemente tutti uguali.

L'intervento più toccante, però, il più atteso dal pubblico, è stato quello di Giacomo Cutrera, oggi laureato in ingegneria ma ieri studente frustrato, fino a quando é stata diagnosticata la sua dislessia.

Il racconto della sua esperienza personale, delle frustrazioni davanti alle proprie difficoltà , così come davanti alla mancata conoscenza del problema da parte degli insegnanti, ci ha strappato qualche risata ma anche qualche lacrima: la sua testimonianza, messa a disposizione dell'Associazione Italiana Dislessia con la quale collabora da tempo, ha dimostrato che solo attraverso la conoscenza del problema viene meno la "diversità".

Da ultimo, ma non in ordine di importanza, si segnala l'intervento del coordinatore del servizio Libro Parlato Lions Alfonso Iorno, il quale ha illustrato con comprensibile orgoglio il successo di questo service, nato 36 anni fa a favore di ciechi ed ipovedenti, ma oggi indispensabile strumento compensativo in caso di dislessia.
L'obbiettivo dell'incontro é stato raggiunto, nella soddisfazione generale.

Come ha ricordato il Presidente del Parabiago Host, Angelo Garbagnati, con l'informazione e la divulgazione i Lions vogliono conseguire un ambizioso risultato: che nessun genitore o insegnante, in futuro, debba ancora dire ad un ragazzo dislessico: "scusa, ma non lo sapevo".

Redazione
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Pubblicato il 20 Febbraio 2012
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