È con gioia e con un po’ di timore che cerco di presentarmi alla comunità che mi accoglierà come suo nuovo pastore, consapevole di soddisfare in parte la sana curiosità di chi, giustamente, si domanda “Chi è costui?” che è stato scelto per una responsabilità così grande.

Sono nato a Nerviano nel 1960 e lì, fino all’ingresso in Seminario nel 1974, ho vissuto la mia fanciullezza e pre-adolescenza. Diverse volte sono venuto all’oratorio di San Carlo per le “Oratoriade” (così mi sembra si chiamassero i raduni dell’oratorio feriale del decanato di Rho, di cui allora Nerviano faceva parte): il ricordo che ho è di un oratorio grande, ben organizzato, all’avanguardia e da imitare; senz’altro sarà ancora così. Il percorso di studi è quello previsto dal Seminario diocesano fino all’Ordinazione Diaconale ricevuta nella mia parrocchia di S. Stefano nel dicembre 1983.

Il 9 giugno sono stato ordinato sacerdote dal Card. Carlo Maria Martini e destinato alla Parrocchia di Luino (Va): mi sembrava di essere sempre in villeggiatura per l’ameno paesaggio di cui godevo; ben presto però ho capito che non era proprio così ed ho imparato a muovere i primi passi da sacerdote impegnato in oratorio e nella scuola sia statale che parrocchiale, anche lì c’era dalla scuola dell’infanzia alle medie. Dopo 4 anni mi è stato chiesto di occuparmi di un grande oratorio appena costruito, quello di Cerro Maggiore, dove sono cresciuto nella mia esperienza di sacerdote e di educatore dei giovani.

Dopo poco tempo, 5 anni, mi è stato chiesto di svolgere un servizio particolare alla Diocesi, entrando a far parte per un periodo di tempo, nel gruppo degli “Oblati Vicari”, cioè di alcuni sacerdoti disponibili a servire le comunità cristiane anche per periodi brevi e soprattutto per tentare di risolvere alcuni problemi che a volte nascono all’interno delle nostre parrocchie per i più svariati motivi. Per 9 anni ho affrontato diverse problematiche che mi hanno fatto conoscere il bene e il male che noi sacerdoti possiamo recare alle comunità cristiane e nello stesso tempo la bellezza dell’agire di Dio all’interno delle nostre comunità composte da tanti uomini e donne “di buona volontà” che si impegnano a costruire il suo Regno anche se non sempre riescono ad essere il riflesso autentico del Suo amore. Ho visto tante gioie e tanti dolori di diverse comunità sparse nel territorio della diocesi ( se non sbaglio ho girato 13 parrocchie in 9 anni!).

Da 13 anni sono parroco a S. Maria delle Grazie al Naviglio e San Cristoforo in Milano, per capirci le parrocchie della movida milanese. Qui si sono aggiunti via via altri incarichi: decano dei Navigli; Prefetto di Milano Sud; commissario de promovendis, fino all’ultimo incarico che mi è stato affidato e che manterrò anche venendo a Rho di “collaboratore del vicario episcopale per la formazione del clero”.

Con questa mia esperienza e con i miei difetti mi appresto a servire la prestigiosa parrocchia di San Vittore in Rho che ha avuto insigni Prevosti come Mons. Carlo Maggiolini, Mons. Marco Agrati (che ho conosciuto quando ero coadiutore a Cerro Maggiore, suo paese natale) e per ultimo Mons. Gian Paolo Citterio, nientemeno che Vicario Episcopale della Zona IV e che ora l’Arcivescovo mi ha affidato a partire dal prossimo 1 gennaio. Nell’attesa di una conoscenza reciproca giungano i più cordiali saluti.

Don Giuseppe Vegezzi