Una messa in lingua cingalese è stata celebrata nella chiesa Santi Martiri (cappella S.Francesco) .
Prima della fine dell'anno, altre due celebrazioni: 29 novembre e 27 dicembre.
 
Questo il commento di don Gianni Cobianchi dopo aver assistito ad una simile celebrazione:

Il rito inizialmente danzato, l'offerta dei doni, le acclamazioni, i canti, ci hanno fatto gustare l'evidente cattolicità della nostra fede. Il pranzo, offerto e preparato da questi nostri fratelli, con lo spettacolo del coro, musiche e danze tradizionali, è stato gradito da quanti hanno voluto essere presenti. Pensiamo che questo incontro sia servito ad avvicinarci agli emigrati, a togliere le reciproche diffidenze, a far crescere un clima di comprensione e di fraternità. Come cristiani non possiamo che congratularci con chi ci ha permesso di passare qualche ora di autentica amicizia. Sarà bene approfondire insieme le motivazioni profonde dell'arrivo di tanti emigrati: comprendendole, riusciremo a sbarazzarci di tanti pregiudizi ed a creare un mondo nuovo. Non è infine marginale ricordare che è stato il gruppo missionario parrocchiale a prendere l'iniziativa ed a portare a termine il progetto di questa riuscita giornata. Sull'esempio del Beato Scalabrini, si è voluto portare l'attenzione alla fede religiosa degli immigrati, in particolare degli immigrati cristiani. Di solito finiamo per preoccuparci unicamente delle loro condizioni materiali, trascurando del tutto l'aiuto alla loro vita religiosa. Come comunità cristiana, non possiamo non essere attenti ad accogliere come cristiani quegli immigrati battezzati nella nostra stessa fede, aiutandoli anche all'inserimento nei cammini formativi.