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Undici Comuni fanno squadra, nasce il coordinamento per la tutela dell’Olona

La prima azione sarà l’attivazione di un tavolo di coordinamento dei soggetti istituzionali interessati al corso del fiume per definire le modalità con cui condividere i dati, le segnalazioni e gli interventi

raffaele cucchi fiume olona parabiago

«L’Olona deve essere un elemento distintivo e qualificante del territorio che attraversa»: da questa considerazione la decisione di attivare un Coordinamento dei soggetti istituzionali per gli interventi necessari alla tutela del Fiume.

È questa la prima decisione assunta nella riunione dei “Sindaci per l’Olona”, tenutasi ieri pomeriggio a Palazzo Malinverni, a seguito di una mozione presentata dal consigliere comunale Franco Brumana e successivamente condivisa da diverse amministrazioni counali.  Presenti, oltre agli amministratori legnanesi padroni di casa, i Comuni di Cairate, Canegrate, Gorla Minore, Induno Olona, Marnate, Nerviano, Olgiate Olona, Parabiago, Pogliano Milanese e San Vittore Olona.

L’incontro è nato dalla volontà espressa dalle 11 amministrazioni comunali di mettersi in rete per cominciare l’opera di sensibilizzazione su un tema di grande valenza ambientale, come lo stato delle acque del fiume, e promuovere la sua valorizzazione.

Primo punto della riunione è stato individuare e definire gli obiettivi realisticamente percorribili su cui concentrare gli sforzi. I sindaci hanno dichiarato, per questo, la loro volontà di diventare portavoce sul territorio delle istanze di salvaguardia del fiume, di fungere, insieme, da facilitatori e da pungolo nei confronti degli enti deputati al controllo del fiume e delle acque.

La prima necessità individuata è il coordinamento dell’azione di questi enti; presupposto per una successiva attivazione dei Comuni stessi e della cittadinanza. Il focus dell’attenzione dei sindaci sarà sulle tre criticità che vive il fiume: i momenti di carenza d’acqua, i fenomeni di piena e gli episodi di inquinamento e di sversamento. Per poter affrontare seriamente la questione dell’inquinamento del fiume i sindaci condividono la necessità di disporre delle informazioni e dei dati in possesso dei vari enti e di metterli a sistema per poter esercitare una vera funzione di controllo.

La prima azione sarà, in questo senso, l’attivazione di un tavolo di coordinamento dei soggetti istituzionali interessati al corso del fiume e alle sue acque: Contratti di Fiume, ATO di Milano e Varese, Gruppo CAP, Alfa Varese, Consorzio Fiume Olona, ARPA, AIPO e i tre PLIS. L’impulso che i sindaci daranno a questo coordinamento sarà in primo luogo la definizione delle modalità con cui condividere i dati, in particolare quelli relativi agli scarichi, quindi l’individuazione delle criticità nel processo di segnalazione e intervento in caso di emergenze e delle possibili modalità di intervento coordinato, in funzione sussidiaria e integrativa, da parte delle Polizie Locali, delle Protezioni Civili e dei diversi enti del territorio. L’obiettivo è riunire questo tavolo entro un mese.

«Quello di ieri è stato un buon inizio – è il commento di Lorena Fedeli, assessore alla Città futura -: undici sindaci per la prima volta si sono riuniti, in presenza, esprimendo da un lato la volontà di intervenire sul fiume e dall’altro la voglia di contribuire fattivamente a iniziative per la sua tutela, sottolineando criticità che tutti riscontriamo sui nostri territori. È stata una riunione in cui abbiamo iniziato a parlare di un problema che si trascina ormai da anni, che ha come referenti interlocutori regionali e -non dimentichiamolo- due province. È stata una riunione per rimediare a una situazione politicamente non più accettabile, ossia l’assenza di confronto tra gli attori. Adesso è fondamentale fare gruppo senza imporre una scelta precostituita; è necessario, piuttosto, coinvolgere i soggetti obbligati a farsi carico di una partita ambientale ed economica che non può essere posta in capo ai Comuni o, comunque, non soltanto a loro».

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Pubblicato il 13 Ottobre 2022
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