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Glocal 2021 e l’informazione: «Siamo ciò che scegliamo di connettere»

Nella terza giornata, il Festival del Giornalismo Digitale ha delineato la nuova professione giornalistica rispetto a contesto, tempo di chi scrive e tempo di chi legge. Si è parlato anche di Afghanistan, acqua e gestione dei dati

Festival Glocal 2021

È la frase di Federico Badaloni a riassumere il sabato di Glocal 21, penultimo giorno per il Festival del Giornalismo Digitale in corso a Varese, che ha visto proseguire la serie di incontri e corsi sul grande tema del tempo. E il panel che ha visto protagonista l’architetto dell’informazione, con la direttrice di Donna Moderna Annalisa Monfreda, era proprio centrato sul tema: “Il tempo del lettore”.

La frase simbolo di questo appuntamento è stata: «Siamo ciò che scegliamo di connettere», cercando di rispondere alle domande sulla professione giornalistica rispetto a contesto, tempo cronologico di chi scrive ma anche di chi legge, oltre alla presenza fisica che è diventata un’incognita con la pandemia. La direttrice di Donna Moderna ha parlato anche, assieme al direttore di Menelique Giovanni Tateo, di «giornalismo veloce e giornalismo lento».

Molto interessante il primo appuntamento di giornata in Sala Campiotti. I giornalisti Cecilia Sala e Lorenzo Cremonesi hanno fatto il punto sulla situazione attuale in Afghanistan, dove sono stati pochi mesi fa per raccontare il ritorno dei Talebani, vissuto in prima persona come corrispondenti. Nel pomeriggio è stato il momento dei dati e del data journalist con i giornalisti Tomaso Bassani, Riccardo Saporiti e Isaia Invernizzi.

Diversi gli appuntamenti giornalieri con la storia: Pier Vittorio Buffa, Isabella Insolvibile e Nicola Maranesi hanno condotto il panel “Il tempo del giornalismo e della storia” mentre Annalisa Camilli, Andrea Franceschi e Sara Poma hanno parlato di “Giornalismo e memoria”.

L’acqua è stata protagonista nel pomeriggio con il panel organizzato in collaborazione con Alfa Srl, “Una marea di cronaca: storie acquatiche fra dati, musei liquidi, strade fluide”. L’archeologa Flavia Amato, il giornalista scientifico Marco Ferrari e il presidente di Alfa Paolo Mazzucchelli hanno discusso della gestione del bene più prezioso sulla Terra. «Si parla poco del fatto che di acqua ce n’è dappertutto – ha spiegato Ferrari -, ma quella che si può utilizzare per l’agricoltura e l’industria è una parte minima. Riuscire a spiegare questo discorso è complicato. È importante comunicare anche che il ciclo dell’acqua si sta modificando profondamente».

La giornata di Glocal si è conclusa con le premiazioni: premio Angelo Agostini dedicato ai videomaker, quello per data journalist e infine la squadra vincitrice di Bloglab, il laboratorio di giornalismo digitale riservato a studenti di scuole superiori e università.

Redazione
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Pubblicato il 13 Novembre 2021
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