Dopo la Ferramenta Prandoni e l’ottica Gallo, un altro negozio storico abbassa la saracinesca a Legnano. A chiudere è la copisteria Borsani, presente dal 1980 in via Madonna del Grappa e erede di una precedente gestione familiare risalente al 1930, quando l’attività era conosciuta come “Antonelli”.

Nonostante l’impegno del titolare Stefano Borsani, subentrato al padre, nel tentativo di restare al passo con l’evoluzione del mercato, non si sono create le condizioni per proseguire. «Dopo il Covid abbiamo avuto un crollo delle vendite – spiega il commerciante –. Il core business del negozio è la stampa (all’inizio era la litografia, ndr), mentre la cartoleria rappresenta una parte piccolissima dell’attività: oggi tutto è stato digitalizzato e non ci sono le condizioni per andare avanti».
Anche il tessuto cittadino è profondamente cambiato: «I nostri clienti erano le grandi aziende come la Franco Tosi, oltre che professionisti e architetti – racconta –. Molte imprese hanno chiuso e chi ha resistito ha sempre meno necessità di stampare, oppure possiede macchinari interni. È stata una scelta molto dolorosa, ma non avevo alternative».

Nel corso degli anni, la copisteria Borsani è stata un punto di riferimento per professionisti, insegnanti e studenti di Legnano e dei comuni limitrofi. Per Stefano, il dispiacere più grande è dover salutare la propria clientela, alla quale rivolge un ringraziamento affettuoso.
La notizia della chiusura ha già generato reazioni in ambito politico. «La chiusura di un’attività di prossimità, in un tessuto sociale complesso come quello legnanese, rappresenta un impoverimento culturale e civico – commenta Elise Bozzani, membro del direttivo cittadino di Fratelli d’Italia, che ha espresso solidarietà al negoziante (nella foto) –. Si perde non solo un presidio sul territorio, con il conseguente aumento del senso di abbandono e lo svuotamento della zona, ma anche un pezzo di storia e di memoria, un riferimento di fiducia per i cittadini».
Prima di chiudere definitivamente, il commerciante metterà in vendita il magazzino di prodotti a prezzi ridotti, prima di dare l’addio ai locali che per decenni hanno visto passare tanta parte della storia recente di Legnano.