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Lo sport oltre i limiti, Andrea Zorzi a Legnano: “La pallavolo mi ha fatto sentire a casa”

Il pallavolista è stato ospite dell'ultima giornata di Attiva.Mente, la tre giorni di incontri filosofici su sport, diritti, disabilità e benessere. Tanti i relatori, da Galimberti a Natoli. Chiusura con Amnesty

Generico 08 Sep 2025

Oltre tremila persone hanno partecipato alla tre giorni di Attiva.Mente, la rassegna del Comune di Legnano che dal 12 al 14 settembre ha animato teatri e Castello di Legnano con incontri, dibattiti e testimonianze sul rapporto tra filosofia, sport, etica e benessere, in vista delle Olimpiadi Milano Cortina.

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Tre giorni di incontri con AttivaMente a Legnano 4 di 15

La manifestazione si è aperta giovedì sera con il sold out di Umberto Galimberti. Il filosofo ha proposto un viaggio nel pensiero occidentale sul corpo e sulla mente portando una riflessione filosofica ampia,

Lo sport oltre la competizione

Sabato 13 il programma è proseguito con un doppio incontro al Castello, che ha visto protagonisti Salvatore Natoli e Stefania Strano, mentre in Sala Ratti si è tenuta la conferenza di Emanuele Isidori. Nel pomeriggio gli appuntamenti hanno toccato vari aspetti del mondo sportivo: Antonio Spinelli ha parlato di sport e disabilità, la U.S. Legnanese ha ricordato il mito del ciclismo in città, Mattia Fridegotto e Alessandra Maier hanno discusso di alimentazione e psicologia, Roberta Marchesini ha analizzato la figura degli atleti greci tra mito, arte e competizione. La giornata si è chiusa con Andrea Moro e il suo intervento su linguaggio, cervello e movimento.

Andrea Zorzi

Attivamente

Domenica 14 la riflessione è ripartita con Elisabetta Lalumera, che ha approfondito il tema delle scienze del benessere, seguita da Simone Regazzoni, che ha presentato la filosofia come allenamento di corpo e mente. Luca Alici e Andrea Zorzi hanno quindi affrontato il tema dello sport tra limite e suo oltrepassamento, in un incontro molto partecipato che ha riportato sul palco uno dei protagonisti della “Generazione dei fenomeni” del volley italiano.

Zorzi, 335 presenze con la nazionale, due titoli mondiali, tre europei e un argento olimpico ad Atlanta, ha ripercorso le tappe di una carriera che lo ha portato a girare il mondo con la maglia azzurra e nei campionati italiani: «Lo sport vero – ha raccontato – è stata la possibilità di sentirmi tranquillo. La pallavolo era il luogo dove mi sentivo a casa e non dovevo lottare con la mia altezza». Ripensando agli inizi, ha ricordato: «Sono partito dagli juniores. In fretta sono arrivato a Parma in serie A e mi offrivano un milione e mezzo di lire, più di quanto guadagnava mio padre che faceva l’autista di autobus. Da lì ho capito che la pallavolo era una cosa grande, che poteva farmi stare bene e farmi girare il mondo».

Zorzi ha sottolineato come nello sport si nascondano valori che troppo spesso vengono messi in secondo piano: «Nella stanza fantastica dello sport, ci sono il rispetto delle regole, la collaborazione, l’impegno e l’aiuto ai più fragili. Purtroppo però tendiamo a portare fuori solo il lato negativo, quello della competizione esasperata. Ma nello sport ci sono tantissimi asprtti bellissime».

La chiusura con Amnesty International

Attivamente

La rassegna si è chiusa con la serata a cura di Amnesty International, introdotta da Antonella Stelitano, dedicata alla promozione dei diritti umani e dei principi etici fondamentali attraverso lo sport.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 14 Settembre 2025
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