Piazza San Magno a Legnano la sera di domenica 27 luglio, si è riempita di volti, voci e rumori di padelle per l’iniziativa nazionale “Gaza muore di fame: disertiamo il silenzio”, una mobilitazione spontanea e diffusa in tutta Italia per denunciare l’emergenza umanitaria nella Striscia di Gaza. Cittadini, associazioni e realtà del territorio si sono dati appuntamento per rompere il silenzio e chiedere a gran voce un cessate il fuoco, l’apertura dei corridoi umanitari e la fine della fame imposta a milioni di civili. Come ha precisato Cristina Scrutari organizzatrice dell’evento legnanese la partecipazione è stata significativa è stato «un momento di riflessione collettiva. Il rumore delle padelle hanno delineato un chiaro messaggio: la vita di ogni essere umano ha valore e non può essere sacrificata nell’indifferenza. La manifestazione non ha avuto simboli partitici o bandiere, ma solo volti e parole».

L’iniziativa, nata dal basso e rilanciata sui social con l’hashtag #lutimogiornodigaza, ha avuto l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica e spingere le istituzioni italiane e internazionali ad assumersi la responsabilità di una mediazione attiva e concreta per la fine delle ostilità.

Il territorio legnanese ha risposto con la stessa convinzione anche in occasione della “Pastasciutta Antifascista” organizzata dall’Anpi nei giorni scorsi a Villa Cortese. Al PalaVilla, infatti si sono radutate oltre 300 persone, numero analogo quello registrato a Rho. Tutti loro si sono uniti per chiedere la Pace.

Pastasciutta Antifascista nel Legnanese e Rhodense: più di 600 persone con l’Anpi per chiedere la Pace