Cap entra in Aemme Linea Ambiente, lavoratori in stato di agitazione: “Vogliamo garanzie sull’occupazione”
La rappresentanza sindacale chiede un protocollo condiviso sul nuovo piano industriale, sulle ondate di calore e sulla organizzazione del lavoro. In giornata la replica dell'azienda: "L'operazione Grande Ala tutela tutti i lavoratori"

Lavoratori di Aemme Linea Ambiente in stato di agitazione dopo l’ingresso di Cap Holding nella partecipata di Amga, operazione che segna l’avvio di una gestione integrata dei servizi di acqua e rifiuti.
La procedura è stata aperta dalla rappresentanza Sindacale Unitaria di Aemme Linea Ambiente con le Organizzazioni Sindacali territoriali, FP CGIL Milano (Valentino Segato), FP CGIL Ticino Olona (Pietro Coppola), FIT CISL LEGNANO
MAGENTA (Maurizio Zaccaria), UIL TRASPORTI (Luciano Anzini), dopo una serie di incontri con l’azienda, finiti con esito negativo, in quanto – dicono i sindacati – «l’azienda non ha presentato proposte condivisibili su quanto da mesi
abbiamo chiesto su mandato delle assemblee dei dipendenti di Aemme Linea Ambiente». Il primo si è tenuto il 28 maggio, tra la RSU e la Dirigenza di Aemme Linea Ambiente; nel secondo le parti si sono incontrate nella sede di Confindustria Alto Milanese: «A seguito di questi incontri con esito negativo – annunciano i sindacati in una nota stampa – abbiamo concluso la procedura e ci prepariamo a chiedere alla Prefettura di convocarci un’ultima volta prima di mettere in campo altre iniziative a sostegno della vertenza sindacale». Tra queste i sindacati non escludono nemmeno lo sciopero dei servizi di raccolta dei rifiuti e di pulizia delle strade, come ultimo strumento di pressione, in quanto rappresenta un sacrificio importante per i lavoratori e per i cittadini dei comuni interessati .
Di seguito le richieste
1. Un Protocollo condiviso sulle ondate di calore, da inserire nel documento di valutazione dei rischi, che contenga tra l’altro la regolamentazione sull’anticipo dell’orario di lavoro, il periodo continuativo di riferimento (1° luglio – 31 agosto), la fornitura di integratori e acqua per i lavoratori esposti alle ondate di caldo;
2. Un Protocollo condiviso sulla movimentazione manuale dei carichi di lavoro che contenga, tra l’altro, l’omogeneizzazione dei servizi, processi di sostituzione e di rotazione dei servizi assegnati, piano di occupazione a garanzia dei processi di sostituzione e per
l’ampliamento dell’organico in essere, processi di crescita professionale, analisi approfondita e partecipata – non solo numerica – sui carichi di lavoro e sui processi di raccolta ad ampio spettro;
3. Un Protocollo condiviso sul progetto industriale della “grande Ala” che garantisca, tra l’altro, il mantenimento dei livelli occupazionali attuali e dia garanzie sull’applicazione delle norme del contratto nazionale dei servizi ambientali del 18 maggio 2022 sui futuri assorbimenti di personale, nonché sull’applicazione armonizzata della contrattazione di secondo livello applicata attualmente e che sarà sottoscritta in futuro. Nei prossimi giorni, oltre a inviare la richiesta di convocazione del tentativo di conciliazione alla Prefettura, le sigle sindacali metteranno anche a conoscenza i sindaci di tutti i territori interessati (19 comuni) e convocheranno le assemblee dei dipendenti di Aemme Linea Ambiente per informare sulle prossime iniziative.
LA REPLICA DI ALA
La replica dell’azienda è arrivata nel primo pomeriggio. ALA tranquillizza sindacati e lavoratori spiegando in primis che l’ingresso di Cap Holding in ALA, denominata anche operazione “grande ALA”, «prevede una crescita e un rafforzamento della società, anche a tutela di tutti i lavoratori di ALA». Disponibilità al dialogo anche sugli altri punti. Di seguito l’articolo con le dichiarazioni di Aemme Linea Ambiente
Cap entra in ALA, l’azienda ai sindacati: “Un rafforzamento a tutela di tutti i lavoratori”
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