Martedì 16 aprile alle ore 18 è stato acceso il giradischi per il primo appuntamento con “Vinyl Tales. Che storia quel disco!”, la rassegna dedicata alla musica anni ’70 ideata da Angelo Pravettoni, Marino Rabolini e Umberto Colombo.

L’incontro, che si è tenuto nella Sede Centrale della Biblioteca Civica di Legnano, ha avuto come protagonista la musica dei Van Der Graaf Generator e il loro album Pawn Hearts del 1971.

Nella sala è stato allestito un impianto audio simile a quelli dell’epoca, e due tavolini, uno con altri vinili del gruppo e uno con libri dedicati alla storia di vari artisti musicali che sono disponibili in biblioteca. I vinili utilizzati sono d’epoca, prestati da uno degli spettatori, per far percepire la nostalgia di quegli anni e mettere in evidenza particolari come la differenza tra il disco analogico e quello digitale, la leggerezza della custodia e le grafiche.

“È una rassegna sperimentale, nessuno l’aveva mai fatta prima – ha commentato Angelo Pravettoni  -. Nelle biblioteche si fanno i gruppi di lettura, e sono proprio i gruppi ad essere interessanti e a far esprimere ad ogni membro la propria forza. Volevamo provare a fare la stessa cosa con l’ascolto. Perché abbiamo scelto queste band? Volevamo trattare il decennio 70-80 e vedere cosa è successo in quegli anni”.

“Il 1971 è stato un periodo di svolta: i grandi cantanti come Hendrix e Morrison non c’erano più ed era finita la spinta dei grandi festival come Woodstock –  ha raccontato Marino Rabolini, spiegando l’origine della band -. Un gruppo di giovani borghesi decise di intraprendere una strada totalmente nuova, riprendendo i generi musicali dell’epoca e riproponendoli in un modo nuovo: canzoni più lunghe, anche 10 o 20 minuti, con strumenti nuovi come il moog, il mellotron e il sintetizzatore”.

L’ascolto è iniziato con il brano “Lemmings”, di 11 minuti, basato su roditori artici che viaggiano verso la morte. “I Van der Graaf Generator sono un gruppo progressive che è riuscito a sopravvivere all’ascesa del punk –  ha spiegato Pravettoni -. Le loro tematiche si concentrano su temi esistenziali, ma la loro musica non è per nulla tediosa”.

La riproduzione è stata interrotta per spiegare la bravura dei cantanti nell’usare vari registri vocali e di transizioni. Concluso il brano, i due organizzatori hanno chiesto il parere del pubblico. “Molti hanno visto in questo brano riferimenti all’autodistruzione della guerra – ha spiegato Pravettoni -. È molto attuale.”

Si è passati poi a “Man-erg”, brano di 10 minuti,  dall’architettura dissonante che alla fine torna su sé stessa. Rabolini ha chiesto quindi al pubblico se la considerassero una musica attuale o datata, ma molti hanno risposto che sembrava attuale. “È una musica progressive che ha mantenuto l’impatto ritmico del rock- ha spiegato Rabolini – molti artisti successivi hanno preso spunto dalle musiche di questa band.”

A conclusione dell’incontro è stato ascoltato il brano “A Plague of Lighthouse Keepers”, lungo 23 minuti. Per finire, Rabolini ha letto le ultime tre strofe della canzone come augurio per tutti: “Io non sto più così male adesso: penso che la fine sia l’inizio. Comincio a sentirmi veramente bene, adesso.”

I prossimi appuntamenti sono previsti per martedì 7 maggio alle 18 con Lou Reed e l’album Transformer del 1972 e martedì 4 giugno alle 18 con i Clash e l’album The Clash del 1977, sempre alla Sede Centrale della Biblioteca Civica di Legnano, ad ingresso libero e gratuito.