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La preside del Bernocchi: “La bocciatura può essere una opportunità”

A entrare nel dibattito sulla bocciatura è la dirigente scolastica dell'Isis Bernocchi di Legnano, Elena Maria D’Ambrosio, interpellata dopo la provocazione lanciata dal presidente di Confindustria Alto Milanese sulle bocciature, da non ostacolare se necessarie

Preside Bernocchi

«La bocciatura può essere un’opportunità per gli studenti di maturare, di ricominciare con un diverso approccio allo studio».  A entrare nel dibattito sulla bocciatura è la dirigente scolastica dell’ ISIS “Antonio Bernocchi” di Legnano, Ing. Elena Maria D’Ambrosio, interpellata dopo la provocazione lanciata dal presidente di Confindustria Alto Milanese, Maurizio Carminati. «Se vogliamo una scuola di serie A, dobbiamo poter scegliere i docenti per merito e dobbiamo fermare gli studenti che, per pigrizia o per limiti, non arrivano all’apprendimento minimo richiesto», ha detto l’imprenditore davanti a oltre 200 studenti presenti tra il pubblico per la 78esima assemblea dell’associazione dell’associazione locale degli industriali. L’associazione degli imprenditori ha anche invitato le imprese a fare la loro parte per meglio preparare i ragazzi al mondo del lavoro: «Dobbiamo andare non solo nei corsi post diploma, ma direttamente nelle scuole supportando i piani di studio, parlando ai ragazzi aiutandoli nell’orientamento».

Una proposta di maggiore connessione tra superiori e imprese che la preside accoglie con particolare favore: ««L’Istituto “Antonio Bernocchi” da anni attiva una proficua collaborazione con le realtà imprenditoriali del territorio e con Confindustria Alto Milanese, attraverso le attività di PCTO, i corsi specialistici in orario extra-curricolare e i percorsi post diploma IFTS di Meccatronica.  Ritengo positiva la proposta, nell’interesse di tutti, di intensificare ulteriormente la collaborazione tra scuola e aziende e quindi tra docenti e imprenditori, nell’ambito delle specifiche competenze. Sono tutti professionisti uniti dall’obiettivo comune di volere studenti in uscita dalla scuola e futuri collaboratori in azienda capaci e adeguatamente preparati».

«Per quanto riguarda l’argomento “bocciature”, – è il commento della preside –  fermo restando che compito della scuola è quello di valorizzare tutti gli studenti e supportarli nelle difficoltà, vorrei evidenziare che non si esprime un giudizio sulla persona o sulle sue difficoltà e prospettive. Viene valutato solo se sono state acquisite o meno le conoscenze e competenze necessarie per affrontare, senza grosse difficoltà, l’anno scolastico successivo. A volte una non ammissione alla classe successiva, e ci sono casi di numerosi studenti che lo dimostrano, è un’opportunità per gli studenti di maturare, di ricominciare con un diverso approccio allo studio, di assumersi la responsabilità delle proprie azioni e del proprio apprendimento, di sviluppare una maggiore consapevolezza riguardo al proprio impegno e comportamento. La futura attività lavorativa dell’alunno ne trarrà giovamento, perché sarà più preparato ad affrontare il mondo del lavoro o gli studi universitari. Le difficoltà sono parte integrante della vita e del percorso educativo; la scuola ha anche il compito di insegnare agli studenti come gestirle, incoraggiandoli a non arrendersi, ma a mettere in atto azioni concrete per migliorarsi. E’ fondamentale che la scuola e i genitori lavorino insieme per fornire il giusto sostegno e incoraggiamento agli studenti in questa direzione».

Qui l’opinione del celebre pedagogista Daniele Novara

Il pedagogista Daniele Novara sulla bocciatura: «Non si educa mortificando»

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 25 Novembre 2023
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