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Taglio del nastro per la nuova panchina viola per l’Alzheimer al Parco Castello di Legnano

Pennello e vernice alla mano, sono stati caregivers, pazienti e gli operatori stessi dell’Alzheimer Café Accorsi a dipingere la panchina

Taglio del nastro al Parco Castello di Legnano per la nuova panchina per «ricordare chi inizia a dimenticare», iniziativa che porta la firma dell’Alzheimer Café Accorsi, che di pennellata in pennellata vuole provare a «sensibilizzare la popolazione alla difficoltà che la demenza comporta per il paziente e la sua famiglia».

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Taglio del nastro per la nuova panchina viola per l'Alzheimer al Parco Castello di Legnano 4 di 5

Pennello e vernice alla mano, sono stati caregivers e amici dei pazienti e gli operatori stessi dell’Alzheimer Café Accorsi a dipingere la panchina una decina di giorni fa. «Oggi inauguriamo la panchina viola – ha sottolineato al momento dell’inaugurazione Sara Gioia, direttrice della RSA Accorsi, affiancata da Stefano Carminati, vicedirettore di KCS, cooperativa che gestisce la struttura, che ha ricordato l’importanza di «dare alle famiglie e agli utenti un supporto che va oltre la residenzialità» -: la panchina è stata realizzata dai caregivers, dai pazienti e dalla squadra dell’Alzheimer Café Accorsi ed è viola perché è un connubio tra rosso e blu: blu come la profondità e la purezza del progetto che portiamo avanti, e rosso come l’affetto e la gentilezza che sono gli aspetti a cui teniamo di più in tutto l’Alzheimer Cafè Accorsi».

Taglio del nastro per la nuova panchina viola per l'Alzheimer al Parco Castello di Legnano

«Abbiamo fortemente desiderato la presenza di una panchina viola nelle città sedi del nostro Alzheimer Café Accorsi come simbolo (oltre a Legnano, anche Busto Arsizio, ndr), perché la demenza è una malattia complessa che da subito coinvolge non solo la persona malata ma anche la sua famiglia ed è spesso accompagnata da un sentimento di abbandono – ha aggiunto Stefania Maffei, direttrice sanitaria della RSA Accorsi -: quando arriva la diagnosi ci si sente abbandonati perché non c’è una cura, e tendenzialmente noi siamo abituati a guarire o a curarci. Questo sentimento di abbandono si accompagna spesso ad un sentimento di vergogna perché la persona affetta da demenza perde la capacità di funzionare e quindi a volte ha degli atteggiamenti un po’ particolari. Questa panchina vuole essere un messaggio per tutti noi per ricordarci di chi inizia a dimenticare ma anche per dire a tutti i caregivers che si incontrano e si scontrano con questa malattia che non sono soli».

La panchina viola al Parco Castello non è peraltro l’unico simbolo con cui l’Alzheimer Café Accorsi vuole lasciare un segno tangibile in città: anche la RSA di via Guidi, infatti, da martedì 21 novembre ha la “sua” panchina viola. «Questa panchina aggiunge un tassello importante ad un percorso che questa città ha deciso di fare usando anche spazi e beni pubblici per ricordare alla comunità che Legnano è una città aperta, inclusiva, dove si può davvero vivere: vivere sapendo che abbiamo anche situazioni di fragilità, di debolezza, di malattia ma anche la capacità e la forza di prenderci cura delle persone che hanno più bisogno. Sono segnali, negli spazi pubblici dove invitiamo le persone a fermarsi e a riflettere per un momento, ricordandosi anche della fortuna che abbiamo quando non siamo toccati da situazioni di difficoltà e quindi della possibilità che abbiamo di aiutare chi invece lo è».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Novembre 2023
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