Il canovaccio è sempre lo stesso, ma, se è così ripetitivo, significa che i suoi scopi li ottiene. Quindi, dalla affezionata lettrice sfuggita alla truffa l’appello: “Verificate sempre chi vi sta chiamando al telefono”.

L’episodio parte dalla vettura della nipote aperta senza scassinamento in zona Mazzafame a Legnano, la notte scorsa. In mattinata, poi, la telefonata: “La voce piangente e dai toni drammatici era proprio quella di mia nipote. Invocava aiuto alla mamma, perchè, ricoverata in ospedale, le avevano diagnosticato l’epatite C. Sembrava proprio lei, non fosse stato per quella invocazione alla mamma, come fossi io, e per una seconda voce in sottofondo dall’accento straniero, come fosse un suggeritore”.

“Ho chiuso la telefonata e ho fatto una serie di controlli sempre telefonici – prosegue la lettrice – così ho potuto avere conferma che si trattava di una chiamata fasulla, anche se la voce di mia nipote sembrasse autentica. Non so come i truffatori abbiano potuto avere il mio numero di telefono fisso, forse da qualche documento trovato nell’auto di mia nipote, dove tutto era stato messo sottosopra, e soprattutto a far apparire vera la sua voce”.

“Vorrei lanciare un appello, nel ricordo anche di un paio di truffe ai danni di una cara amica rimasta vittima in entrambi i casi – conclude la lettrice -. Verificate sempre chi vi chiama per chiedere aiuto. Ormai, i delinquenti sono sempre più abili e allora facciamoci un po’ più furbi e attenti anche noi”.