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Salgono su una gru a Legnano per chiedere lo stipendio, lieto fine dopo otto ore ad alta quota

I due lavoratori saliti su una gru in via Girardi, nel cantiere di una palazzina in ristrutturazione, sono scesi in serata solo dopo avere avuto la certezza del versamento dei due mesi di retribuzione arretrata

Operai sulla gru a Legnano

AGGIORNAMENTO 19.00 – Sono scesi dalla gru dopo 8 ore di protesta ad alta quota. I due operai saliti sul braccio meccanico di un cantiere in via Girardi alle 10 di questa mattina (13 novembre), hanno ottenuto i loro stipendi dopo una lunga trattativa.

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Alle 19 è stato finalmente effettuato il bonifico relativo alle due mensilità arretrate ed è stato premuto il bottone per farli tornare a terra. Per tutta la giornata il sindacato ha portato avanti la mediazione tra l’ azienda e i lavoratori, ultimo anello di una catena fatta si appalti e subappalti. «Come sindacati ci battiamo per la trasparenza negli appalti», ha detto Agron Hysaj segretario della Fillea Cgil Ticino Olona. Gli agenti del Commissariato della Polizia di Stato hanno gestito la situazione evitando che la protesta degenerasse.

I due operai erano saliti sulla gru, nel cantiere di una palazzina in ristrutturazione (le cosiddette case della Legnanese), minacciando di rimanere a quasi 30 metri di altezza  fino al pagamento certificato dei due mesi di stipendio arretrati, garantito poi in serata.

Sul posto la Polizia di Stato, i soccorritori del 118, la Polizia Locale, i Vigili del Fuoco e i sindacati che hanno mediato con le aziende e gli operai per trovare una soluzione nel più breve tempo possibile e convincerli a scendere a terra e a mettersi in salvo senza compiere gesti estremi.

Come troppo spesso accade la responsabilità non è facile da attribuire: i lavoratori che da marzo sono impegnati nel cantiere sono solo l’ultimo anello (quello più debole) di una catena fatta di appalti e subappalti. La ditta madre ha affidato in appalto i lavori a una seconda azienda che, a sua volta, li ha affidati a un terzo soggetto. L’appaltatore ha affermato fin da subito di avere pagato la ditta sotto di lui ma alla fine i soldi non sarebbero arrivati a chi li deve ricevere per diritto. La ditta intermedia si è detta inoltre disposta a effettuare subito il versamento di una mensilità agli operai che per non hanno però voluto scendere a compromessi: «Chiediamo di essere pagati, non chiediamo altro – ci hanno detto in giornata i colleghi presenti all’interno del complesso in ristrutturazione – Siamo in tanti e tutti con famiglia, questi soldi ci spettano». Nella stessa situazione ci sono una trentina di operai.

Salgono su una gru per protestare contro lo stipendio non pagato

«La speranza è che i due operai possano scendere al più presto, siamo qui per aiutarli», è il commento di Agron Hysaj segretario della Fillea Cgil Ticino Olona impegnato nella trattativa fin dal mattino. Prima di cena la buona notizia. L’azienda ha effettuato un bonifico per pagare tutti i dipendenti.

 

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Pubblicato il 13 Novembre 2023
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