Lo scorso ottobre una coppia di ragazzi è stata circondata da un gruppo di minorenni e rapinata di una catenina d’oro. E proprio in questi giorni la Polizia di Stato di Legnano è riuscita ad indentificare quello che sarebbe il “capetto” della banda che avrebbe commesso l’aggressione la sera del primo ottobre in largo Tosi a Legnano. Si tratta di un minorenne di 13 anni di Legnano già noto alle Forze dell’Ordine. Anche perché il ragazzino, sempre nello stesso periodo, si era recato insieme a un amico di 16 anni nel commissariato di via Girardelli per tentare di depistare i poliziotti sul luogo in cui si sarebbe incontrare nuovamente le due fazioni di ragazzi protagoniste della rissa al Luna Park.

Un tentativo fallito che ha messo in luce il coinvolgimento del 13enne anche in questi episodi di violenza giovanile che hanno fortemente impegnato i poliziotti sul fronte controlli.

La rapina

Verso le 19 di sera, il 13enne con i suoi complici aveva avvicinato la coppia di fidanzati (18 anni) per chiedergli il pallone in loro possesso. Le vittime avevano rifiutato di cedere l’oggetto e così sono state accerchiate: uno dei minori del gruppo ha tirato pugni al ragazzo, un altro gli ha strappato la catenina dal collo. Ed infine, il gruppo è scappato a piedi. Una vera e propria aggressione definita dai giovanissimi come lo “scavallo”, ossia, togliere oggetti di lusso a chi è più benestante. Con questa “politica” illecita vengono sottratti gioielli, oppure, iPhone di ultima generazione o qualunque oggetto ritenuto di pregio. Una modalità ritenuta dai minorenni come un atteggiamento “virtuoso”, ma che non lo è affatto. Anzi tutt’altro.

Adesso il minorenne, che ha già alle spalle diversi episodi simili, è stato segnalato al Tribunale dei Minori. Ed  i poliziotti proseguiranno le indagini per individuare tutti gli autori e verificare le responsabilità. A giocare a favore degli agenti sono le numerose identificazioni di minori effettuate in questo giorno.