«Il 2023 sarà l’anno della ripresa». È l’augurio del presidente della Confcommercio Alto Milanese Paolo Ferrè che ha tirato il bilancio del 2022, dodici mesi complessi durante i quali i commercianti di Legnano, dopo le difficoltà dettate dalla pandemia, si sono trovati a fare i conti con i rincari energetici causati dai conflitti in Ucraina scoppiati a febbraio. La guerra non accenna a finire, ma si cerca di «guardare al nuovo anno con positività».

Com’è stato il 2022 per i commercianti? «Difficile, dopo due anni di emergenza sanitaria avevamo molte aspettative per il 2022, speravamo in una vera ripresa – afferma Ferrè -. Invece con la guerra ci sono state altre problematiche, penso alla logistica e al caro energia. Nonostante ciò abbiamo registrato momenti positivi. E la speranza è quella di non doverci trovare di fronte ad altre avversità».

Il periodo Natalizio? «Positivo – commenta Ferrè -. Anche se abbiamo riscontrato tra i cittadini un po’ di timore: i rincari e la situazione socio economica non da fiducia. Come sempre i commercianti pagano due volte: da una parte ci sono le bollette salate dall’altra c’è il minor potere di acquisto da parte delle famiglie. Insomma si fa fatica, ma tutto sommato è andata bene».

Il settore alberghiero come sta? «Bene, gli alberghi stanno lavorando – afferma Ferrè -. Ovviamente le strutture del territorio dipendono dagli eventi milanesi e dalle fiere. È un turismo per lo più di affari. E devo dire che c’è una certa soddisfazione».

Si sta per avviare un nuovo anno, come vedi il 2023? «Lo vedo come l’anno della ripresa e del rilancio – dichiara Ferrè -. Noi siamo ottimisti. Dobbiamo esserlo. Ci auguriamo di non dover affrontare altri ostacoli, abbiamo bisogno, come tutti, di guardare al futuro con fiducia».