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Dal Comune due case separate (ma vicine) per la famiglia che viveva in auto a Legnano, il padre: “Non ci dividiamo”

Pervenute anche disponibilità di privati pronti a mettere a disposizione appartamenti. Radice: "Porte servizi sociali sempre aperte"

Generico 26 Dec 2022

Stanno arrivando proposte di case da Matera, Finale Ligure e persino dalla Sardegna, la sua regione d’origine, per Ignazio, il legnanese rimasto senza una casa per la sua famiglia, dopo lo sfratto, e costretto a vivere per un periodo in macchina. La storia del padre di famiglia, Ignazio Cadoni, che attraverso il nostro giornale aveva lanciato un appello di aiuto, subito raccolto dall’associazione “Il Sole nel Cuore”, è salita agli onori della cronaca nazionale attivando una catena di solidarietà da tutta Italia. E sono tanti i presupposti che fanno sperare in un lieto fine per l’anno nuovo. Tra questi anche un colloquio di lavoro che potrebbe essere finalizzato ad un’assunzione a tempo indeterminato, condizione ormai quasi essenziale per trovare una casa in affitto.

NUOVA PROPOSTA DI HOUSING SOCIALE DAL COMUNE

Nel frattempo anche il Comune si è fatto avanti con una nuova proposta di Housing Sociale: la terza nel corso del 2022.  Proprio questa mattina, 27 dicembre, il sindaco Lorenzo Radice ha incontrato il concittadino prospettandogli un’offerta che l’ufficio Servizi sociali ha studiato per la situazione specifica della sua famiglia. Questo alla luce della nascita, all’inizio dicembre, del terzo figlio, le cui condizioni di fragilità sono state rese note dalla famiglia. La soluzione prevede la sistemazione in housing sociale di compagna e figli e dell’uomo in due appartamenti vicini, facilitando quindi l’unitarietà della famiglia.

«L’ufficio Servizi sociali – fa sapere l’amministrazione comunale –  pochi giorni dopo la nascita del terzo figlio, aveva già proposto un incontro a Cadoni per prospettargli questa soluzione, ma Cadoni si era detto non interessato alla proposta rifiutando l’incontro. In queste ore sono pervenute, inoltre, al Comune alcune disponibilità di privati pronti a mettere a disposizione appartamenti per alloggiare la famiglia. Il Comune ribadisce la disponibilità dei Servizi sociali a costruire una proposta per aiutare la famiglia a ripartire in un percorso verso l’autonomia».

RADICE: “PORTE DEI SERVIZI SOCIALI SEMPRE APERTE”

«Il Comune di Legnano, storicamente, ha sempre avuto grande attenzione al problema della casa e anche
questa volta è venuto incontro alle necessità della famiglia Cadoni con diverse proposte, l’ultima delle quali considera un bisogno espresso dal padre, quello di restare il più possibile vicino al resto della famiglia – sottolinea Radice -. Ho invitato il signor Ignazio a passare nei nostri uffici per parlare di questa soluzione di housing sociale che, fra l’altro, permetterebbe alla famiglia di ottenere un miglior punteggio nella
graduatoria degli alloggi pubblici. E ho ribadito che le porte degli uffici dei servizi sociali sono sempre aperte a lui come a tutti coloro che, per uscire dalla situazione di difficoltà in cui si trovano, sono disposti a farsi aiutare».

IL PADRE: “NON CI DIVIDIAMO”

La proposta di Housing Sociale del Comune non trova però il favore di Ignazio che preferisce comunque non accettare la separazione del nucleo familiare, come ribadito questa mattina a noi e in un’intervista rilasciata al Tg1 (nella foto). «Io non mi stacco dalla mia famiglia – ribadisce il padre – dobbiamo restare uniti, soprattutto in questo momento difficile. Continuerò a cercare una casa in cui possiamo stare tutti insieme con la speranza che il piccolo Ethan possa uscire presto dall’ospedale». Intanto Ignazio, la moglie e le sue due figlie continuano ad essere ospitati in albergo a spese delle volontarie del Sole nel Cuore.

 

 

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Dicembre 2022
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