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La rivoluzione del PGT a Legnano passa dal “Laboratorio del Bocciodromo”

Le 12 pagine confezionate dal neo costituito Osservatorio Civico propongono una visione della città profondamente orientata a un consumo di suolo pari a zero, a una Legnano "verde", a uno sviluppo dell'ambiente che non sia solo ciclabilità, ad aver cura della periferia

osservatorio civico legnano

Le 12 pagine di osservazioni al PGT confezionate dall’osservatorio civico, presentate al Bocciodromo Franco Ladini mercoledì mattina, 19 ottobre, costituiscono una novità nel panorama comunale legnanese. Senza dubbio, siamo in presenza di un lavoro che qualifica l’impegno del gruppo guidato dal coordinatore Leonardo Viani, anche perchè ha radunato attorno al tavolo  esponenti di varia natura politica e associativa, sollecitati a prendere una posizione netta su un documento tra i più importanti per lo sviluppo cittadino. La loro capacità di uniformarsi a un documento condiviso in maniera tanto rapida non è davvero un fatto abituale in città.

Nasce l’Osservatorio civico: “Non una lista elettorale, ma un gruppo che propone idee per migliorare Legnano”

Il documento è una analisi severa nei confronti dell‘atto di indirizzo chiamato “Legnano oltre la città”. Come anticipato nella presentazione dell’osservatorio civico, diverse sono le critiche rivolte alla amministrazione. Si incomincia con quella di un testo troppo generico: «Se nel documento di indirizzo al termine Legnano sostituissimo quello di una diversa città, il risultato non cambierebbe- leggiamo nelle primissime righe -. Il documento di indirizzo utilizza un linguaggio alla Azzeccagarbugli, qualche volta poco chiaro, a volte fumoso. L’aggettivo NUOVO, con i suoi sinonimi (o quasi sinonimi), ricorre continuamente come a voler marcare una differenza non sempre (o assai poco leggibile nel progetto) con il PGT precedente. Non vengono indicati con chiarezza gli obiettivi del Piano, un piano che prevede una ulteriore espansione per raggiungere una fantomatica “sostenibilità”, termine questo che andrebbe chiarito una volta per tutte evitando di usarlo a sproposito come cortina fumogena per coprire verità meno comode da raccontare alla popolazione. Alle fanfare generaliste (nuovo, sostenibile, ecc.) non corrisponde alcuna chiara e incontrovertibile indicazione delle strategie generali e degli obiettivi».

Una bocciatura in partenza, confermata da una serie di osservazioni analitiche che portano a una decina di domande da parte dell’osservatorio:
Piano dei Servizi: non se ne parla, cosa vuole offrire Legnano?
Legnano cosa vuole diventare nell’Alto Milanese e nella città metropolitana di Milano?
Accessibilità della città: a cosa deve essere collegata Legnano, soprattutto con il trasporto pubblico?
Oltre alla ciclabilità, a cosa si punta per la viabilità cittadina?
Ambiente: quali obiettivi? Solo ciclabilità?
Quali centralità devono emergere nei singoli quartieri? Cosa intendiamo per “quartieri”?
Quali sono le “attrezzature di prossimità”?
Come deve evolvere il tessuto commerciale di Legnano? Quali i bisogni dei legnanesi dal punto di vista commerciale? Soprattutto in quali zone?
Oltre ai 10 ambiti di rigenerazione individuati nel 2021, quali sono le aree della città su cui è importante e prioritario operare delle trasformazioni?
Quali gli indirizzi previsti per l’area della Franco Tosi ?

Da qui le proposte del “laboratorio del bocciodromo”, come viene simpaticamente chiamato il gruppo

osservatorio civico legnano

NON RIDURRE, MA IMPEDIRE PROPRIO ALCUN TIPO DI CONSUMO DI SUOLO

«Ridiscutere la decisione dell’Amministrazione Comunale che ha previsto un incremento fino al 20% dell’indice di edificabilità massima previsto dal PGT. Posticipare al 2050 il consumo di suolo ZERO (perché lo dice la UE) dimostra miopia da un lato e interesse a consumare quel poco di territorio che ci resta per altri 28 anni!».

LA MEDIA E GRANDE DISTRIBUZIONE SUL TERRITORIO E’ SATURA

«Si chiede di affrontare il problema dei piani attuativi in corso e futuri che daranno nei prossimi anni l’impressione di una Città che sviluppa unicamente supermercati di media distribuzione a discapito del piccolo commercio locale».

IL NUOVO PET DEVE NECESSARIAMENTE SALVAGUARDARE LEGGIBILITA’
COMPATIBILITA’ E REVERSIBILITA’ DEGLI INTERVENTI SU AREE E MONUMENTI GLA’ ESISTENTI

Si tratta di un punto particolarmente elaborato che coinvolge la salvaguardia di quanto già esiste sul territorio e di interventi indirizzati a recuperare aree dismesse, anche con la creazione di aree verdi o centri di cultura. Uno sguaro particolare alla esigenza abitativa: «A Legnano sono infine necessari sin da subito numerosi alloggi per famiglie in situazioni economicamente precarie (sfratti, etc) o viventi in alloggi fatiscenti e non in sicurezza, pertanto pur essendovi almeno 2500 alloggi di privati vuoti in Città, il Comune anche tramite lo strumento del PGT dovrebbe porsi come indirizzo la possibilità di trovare gli strumenti economici e normativi per cominciare un percorso di ritorno verso una politica abitativa in mano alla pubblica amministrazione, ivi compreso una revisione degli accordi
e modalità di collaborazione con ALER».

E’ AUSPICABILE UNA VISIONE DA LEGNANO CENTRICA A LEGNANO POLICENTRICA

«Si chiede di sviluppare il ruolo della zona metropolitana Alto Milanese – 22 comuni; 258.743 abitanti; 215,23 Kmq come territorio in rete, attrattivo e aperto all’innovazione di cui Legnano sia capozona… . Si chiede che il nuovo PGT possa favorire ‘insediamento nel territorio di enti, aziende ed imprese che operano nel campo della innovazione culturale, tecnologica, e la necessità di avere a Legnano un ITS… Chiediamo di porre la massima attenzione sulle zone periferiche lasciate andare in degrado senza la dovuta manutenzione. o addirittura interi quartieri cittadini dimenticati vedi via Libia, via Eritrea ,via Puglie, via B. Speroni, via Forlanini ad esempio».

CREAZIONE DI ALMENO UN NUOVO PARCO CITTADINO IN UN’AREA INDUSTRIALE DISMESSA

E’ necessario immaginare una Legnano… progettata per “costruire” cittadini, una città verde con piazze e strade disegnate per favorire le attività di relazione, una città che sia esempio di riduzione dei consumi idrici e di produzione integrata di cibo ed energia, che su questi temi fondi la propria rinascita economica e le scelte di trasformazione condivisa… Le scelte dell’Amministrazione Comunale dovranno necessariamente tendere a ricostruire la qualità del paesaggio legnanese, conservando il patrimonio edilizio esistente e controllandone la trasformazione coerente con obiettivi di qualità urbana e prosperità sociale. La riqualificazione della città passa attraverso la realizzazione di una qualità diffusa degli spazi urbani con particolare attenzione alle porzioni di territorio più fragili e disagiate (periferie). Gli interventi sul costruito terranno in primaria considerazione gli
obiettivi di confort e decoro urbano, ma anche la qualificazione degli spazi pubblici attraverso soluzioni economiche e funzionali che permettano di socializzare e vivere la città, sempre con la massima attenzione alla sostenibilità ambientale.

osservatorio civico legnano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 20 Ottobre 2022
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