Proseguono con successo le presentazioni del libro “Poteva non succedere. Storie di vita e di corsia”, ultimo impegno letterario del prof. Antonino Mazzone, direttore area medica della Asst Ovest Milano, noto omai e non più solo per la sua professionalità in campo sanitario, ma adesso anche per la sua “penna” creativa.

Al Libraccio di via Romolo, a Milano, ottima partecipazione di pubblico, per questa nuova presentazione con l’intervento, tra gli altri, del prof. Giovanni Pacchiano critico letterario che collabora con La Gazzetta di Parma e che non ha dubbi: «La scrittura del prof. Mazzone è qualcosa tra quella di Dante e di Boccaccio». Commento al quale piace unire quello di un apprezzato collega del quotidiani La Prealpina, Luca Nazari, che scrive: «Alle pagine leggere e distensive di cui il romanzo si compone, si alternano passi decisamente più impegnativi, come quello dedicato al fine vita e al ruolo del medico, di fronte al paziente con diagnosi infausta. Ne scaturisce una lezione di grande umanità: il rispetto imprescindibile per la persona e per quel valore supremo che è la vita, ma anche la considerazione della volontà del paziente, che il medico sa comprendere, accogliere e mai giudicare».

“Poteva non succedere. Storie di vita e di corsia”, ha protagonista Conitto,  alter-ego del medico scrittore. Attraverso le sue vicende, ecco racconti di umanità diffusa, di impegno sanitario ma anche sociale, di dolore ma anche di spensieratezza del vivere.