Quantcast

Maltrattamenti aggravati in un asilo di Legnano, chiuse le indagini su una maestra

L'inchiesta, partita a marzo 2021, si è conclusa con la richiesta di rinvio a giudizio di un'insegnante di 42 anni che avrebbe usato metodi violenti nei confronti di una ventina di bambini tra i 3 e i 5 anni

maltrattamenti asilo santo bambino gesù legnano

Si sono chiuse nei giorni scorsi le indagini sui maltrattamenti aggravati messi in atto da una maestra d’asilo all’interno di una scuola paritaria di Legnano. Il pubblico ministero Flavia Salvatore ha chiesto il rinvio a giudizio di una insegnante di 42 anni di Nerviano, mentre ha chiesto l’archiviazione per la dirigente scolastica e un’altra maestra.

I fatti risalgono a marzo del 2021 e sono stati raccolti in un’inchiesta dei Carabinieri della Compagnia di Legnano, partita dalla segnalazione di alcuni genitori. Grazie anche all’ausilio delle telecamere nascoste sono emersi i metodi non ortodossi della donna la quale non lesinava urla, insulti e punizioni severe per i 20 piccoli (di età compresa tra i 3 e i 5 anni) a lei affidati e che non si comportavano secondo il suo volere.

maltrattamenti asilo santo bambino gesù legnano

Se un bambino non mangiava veniva costretto a finire il piatto fino a provocargli il vomito, se il disegno non era stato colorato bene la maestra alzava spesso le mani con sberle, scappellotti e pizzicotti, quando uno di loro si distraeva per giocare con un compagno veniva malamente strattonato, rimproverato e messo a sedere da solo. In alcuni casi la donna prendeva di mira un bambino straniero additandolo davanti a tutti, alzandolo di peso, colpendolo alla testa con oggetti.  Questi sono alcuni degli episodi emersi dalle riprese delle telecamere nascoste e finite agli atti dell’inchiesta.

La scuola aveva licenziato la maestra a giugno mentre a settembre le era stata notificata un’interdittiva della durata di un anno da parte dei militari che le impedisce di svolgere qualsiasi mansione che preveda un rapporto con i minori. Concluso il periodo nel quale la difesa potrà depositare una propria memoria o chiedere un nuovo interrogatorio, la palla passerà al giudice per l’udienza preliminare per la scelta del rito.

 

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
Un cittadino bene informato vive meglio nella propria comunità. La buona informazione ha un valore. Se pensi che facciamo una buona informazione, sostienici!
Pubblicato il 25 Gennaio 2022
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore