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Come diventare imprenditori di successo? Parlano i talenti legnanesi di Forbes

Intervista a Giorgio Ciron e Marco Laganà, due legnanesi nella lista Forbes Italia under 30 italiani leader del futuro.

Forbes under 30

Come diventare imprenditori di successo? Lo abbiamo chiesto a Giorgio Ciron e Marco Laganà due ex studenti legnanesi del Liceo Galileo Galilei, inseriti nella lista Forbes Italia under 30 italiani leader del futuro del 2020.

Giorgio Ciron, è dipendente di Assolombardia con il ruolo di Project and Public Affairs Manager ed è il nuovo direttore di Innov Up, associazione dell’innovazione e delle start up italiane. Mentre Marco Laganà è il creatore della start up Dog Heroes per la consegna a domicilio di cibo fresco e naturale per cani.

Due legnanesi tra i 100 talenti under 30 scelti da Forbes Italia

Cosa avete provato quando avete saputo di essere stati inseriti nella lista di Forbes Italia?
Giorgio: «È stato un riconoscimento inaspettato, una notizia che ho appreso dai complimenti delle persone. È un orgoglio ed un traguardo su tutto il lavoro e gli sforzi fatti negli anni.»
Marco: «Una bellissima sensazione, una spinta a voler ancora fare di più vedendo tanti i giovani di successo.»

Marco, come è nata l’idea di una startup di cibo per cani?
«Ho sempre avuto cani fin da quando ero bambino. Dopo i miei studi nell’ambito del design al Politecnico di Milano, ho deciso di unire questi due mondi. Mi sono interessato al mondo della PetCare, in forte crescita in Inghilterra e in America, portando qui in Italia questa novità tramite la mia start up, con pasti per cani direttamente prodotti nel nostro laboratorio con ingredienti casalinghi e bilanciati (un algoritmo, realizzato con l’aiuto di veterinari, permette all’utente di calcolare il fabbisogno calorico del cane e di ricevere direttamente a casa porzioni su misura ndr). Fortunatamente quello del pet è un mercato in forte crescita anche in pandemia e siamo riusciti ad avere un primo investimento di 400 mila euro. Da marzo stiamo utilizzando l’equity crowdfunding e abbiamo già superato i 460mila Euro.»

Giorgio, com’è la situazione delle startup in Lombardia? come avete aiutato le start up in questo periodo di pandemia?
«Grazie al progetto InnovUp, un portale di start up nato dall’unione di Italia Startup e APSTI che ha messo a disposizione prodotti e servizi per l’emergenza covid stiamo aiutando i nuovi imprenditori. Le start up hanno avuto una maggior resilienza in questo periodo di crisi e ne sono nate molte, come quelle di delivery per superare le restrizioni dovute all’emergenza sanitaria. Cheaper Inventure e Enea Tech hanno creato un fondo di investimento da 700 milioni di euro.  Noi come associazione abbiamo spinto, a favore delle start up, per inserire norme e incentivi nel decreto rilancio di agosto. Con il progetto StartUp Town, in Assolombardia dal 2014, le startup innovative, che superano il test iniziale,  hanno l’iscrizione gratis per i primi 4 anni. Ad oggi sono iscritte 420 startup »

Pensate che il vostro percorso liceale al liceo Galilei abbia contribuito alla vostra carriera?
Giorgio: «Sicuramente, è un ambiente che stimola coinvolgendo gli studenti in tante iniziative: la formazione non si fa solo studiando in classe sui libri e in questo il liceo ci aiutando offrendoci tante opportunità»
Marco: «Certo, Il Liceo ha il giusto bilanciamento tra socialità e studio, crea un ambiente positivo. Se io e Giorgio tornassimo al Liceo Galilei sui nostri banchi, parleremmo di cose diverse ma con lo stesso spirito. A scuola bisognerebbe sensibilizzare di più sul mondo del lavoro, oltre che sulla scelta della facoltà università. In modo tale che i ragazzi non si facciano sopraffare dall’ansia per il loro futuro dopo il liceo. Il mondo del lavoro è più flessibile di quello che si possa immaginare».

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Pubblicato il 12 Aprile 2021
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