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Manifesti pro vita, il sindaco di Legnano: “Impediremo la diffusione del messaggio”

L'assessorato competente si è attivato per impedire la diffusione dell'immagine e del messaggio sul territorio comunale, attraverso una segnalazione alla società AMA

Generica 2020

Il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice ha risposto alla lettera aperta inviata anche ai colleghi di Busto Arsizio e Gallarate dai gruppi dalle Sardine di Legnano e Varese per fermare la campagna “Pro Vita”, diffusa attraverso camion vela anche sul territorio.

Alle amministrazioni veniva chiesto di  prendere urgente provvedimento contro la pubblicità che si oppone all’utilizzo della pillola abortiva RU-486, pubblicata dalla Onlus “Pro Vita & Famiglia” con l’immagine di una Biancaneve moderna ferita a morte da una mela rossa e lo slogan antiabortista “Prenderesti mai del veleno?”.

La richiesta delle Sardine è stata condivisa dal primo cittadino di Legnano e dalla sua amministrazione di centrosinistra: «L’aAmministrazione comunale – si legge nella risposta di Radice – condivide quanto da voi richiesto. In tal senso l’assessorato competente  si è attivato per impedire la diffusione dell’immagine e del messaggio sul territorio comunale, attraverso una segnalazione alla società AMA che si occupa dell’Unione affissione di manifesti e attivando tutti i canali per verificare la presenza delle vele». Le realtà laiche contestano la campagna soprattutto perché considerata ingannevole, rispetto alla pericolosità della Ru486, che è un farmaco approvato a livello internazionale: «Ognuno è libero di fare le proprie scelte ma non si può fare passare un messaggio distorto dal punto di vista sanitario», aggiunge l’assessore alle Pari Opportunità del Comune di Legnano, Ilaria Maffei

«Questa presa di posizione – è il commento delle Sardine – ci rende estremamente felici, soprattutto per gli amici legnanesi che hanno dimostrato con i loro voti che anche sul nostro territorio una alternativa è possibile. Grazie al sindaco Radice per aver dedicato la sua attenzione a questo tema per noi importantissimo e per averci dettagliato nella sua risposta le basi normative di cui intende avvalersi allo scopo di impedire questo attacco al potere di autodeterminazione delle donne sul territorio comunale».

Intanto l’associazione Pro Vita ha dichiarato di procedere con denunce e di continuiamo la propria battaglia per la verità sia in sede legale che operativamente per le strade d’Italia

Pro Vita: “Avanti con i camion vela, nostri legali al lavoro con le denunce”

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Dicembre 2020
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