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Lavoratori Enel in sciopero, bandiere sindacali all’entrata dalla sede di Legnano

Nessun lavoratore per il rispetto delle regole anti-Covid, ma solo le bandiere delle tre sigle sindacali all'entrata della sede Enel di Legnano. Un segnale forte voluto dai sindacalisti e dagli stessi lavoratori

sciopero enel Legnano

Nessun lavoratore all’esterno della sede per il rispetto delle regole anti-Covid, ma solo le bandiere delle tre sigle sindacali all’entrata dell’edificio di via Santa Caterina a Legnano. Un segnale forte voluto dai sindacalisti e dagli stessi lavoratori della rete Enel che hanno aderito allo sciopero, entrato nel vivo oggi 19 novembre, per dire “No” all’esternalizzazione degli interventi importanti sulla rete elettrica, all’applicazione di orari sfalsati, oltre che all’allargamento delle aree di reperibilità per interventi di riparazione dei guasti.

La mobilitazione è iniziata il 23 ottobre e terminerà il 21 novembre con le sigle Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil. In quest’arco temporale i lavoratori non hanno svolto gli interventi programmati che vengono svolti come lavori straordinari. Il resto delle attività, tra cui le urgenze, sono state garantite.
«Anche se i dati non sono ancora ufficiali, quello che emerge dall’iniziativa di mobilitazione – affermano i sindacalisti di Filctem-Flaei-Uiltec – è la grande e compatta adesione dei lavoratori di E-Distribuzione che va oltre il 90 % sulle Unità operative. In tantissimi, operai, tecnici, impiegati, quadri e giovani e meno giovani, donne e uomini ha voluto dare una risposta forte e chiara contro le ipotesi messe in campo da E-Distribuzione. Come Filctem, Flaei e Uiltec fino a quando non ci saranno fatti concreti continueremo il nostro cammino con una ulteriore fase di mobilitazione nell’interesse di tutti per salvaguardare un servizio pubblico essenziale per il Paese».

Il presidio più importante è stato a Corsico dov’è stato posizionato, con una gru, uno stendardo lungo più di 40 metri e visibile dall’autostrada. Uno striscione sul quale è stato scritto “Enel distribuzione sciopero. No agli appalti. Governo decidi”. Il timore è quello di compromettere la qualità del lavoro visto che, come precisa il sindacalista Filctem Cgil, Furio Trezzi, l’organico Enel risulta sott’organico. A Legnano, infatti, operano una quarantina di operai, mentre nella provincia di Milano, che nel complesso conta un milione di utenze, sono solo 300 tra tecnici e impiegati. Oltre a questo c’è il problema dell’esternalizzazione degli appalti, più qualificanti e importanti. «Come abbiamo già detto, crediamo che Enel stia mettendo in pratica gli aspetti più deleteri delle privatizzazioni delle reti di telecomunicazione e autostradali. Siamo convinti che le assunzioni siano assolutamente necessarie per dar respiro a tutti i lavoratori e nel contempo garantire un servizio di qualità».

Gea Somazzi
gea.somazzi@legnanonews.com
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Pubblicato il 19 Novembre 2020
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