«Qual è il piano strategico dell'Asst Ovest Milanese?». A chiederselo, a pochi giorni dall'incontro tra sindacati e azienda ospedaliera, è la sindacalista Vera Addamo della FP CGIL Ticino Olona. 

[pubblicita] Lunedì 17 febbraio, infatti, nella struttura di via Papa Giovanni Paolo II è prevista un'assemblea il cui ordine del giorno doveva riguardare gli incarichi di coordinamento che interessano  900 posizioni, ma all'ultimo momento i sindacalisti con le Rsu hanno deciso di affrontare punti altrettando importanti, come il piano ferie.

«Le mancate risposte sugli indirizzi dei piani strategici non ci permettono di poter affrontare un argomento così importante come quello degli incarichi di funzione – spiega Addamo -. Inoltre, la documentazione che ci è stata presentata non è convincente: com'è possibile che tra i profili che possono partecipare alla selezione per il ruolo di educatori, nei tre centri per disabili dell'Asst, ci sia anche quello dell'ostetrica? Come può un'ostetrica svogere il ruolo di educatore? E poi… perchè non riceviamo risposte?». 

Secondo la sindacalista, l'Asst non ha ancora comunicato in maniera chiara gli sviluppi dell'attuazione della seconda parte della riforma: «A che punto è la realizzazione del Presst e dei Pot sul territorio? Quali sono gli obiettivi dell'azienda?».  Certo il tema della Riforma è complesso e delicato, ma secondo Addamo l'azienda ospedaliera, che con i suoi 4000 dipendenti è l'ultima realtà numericamente importante rimasta sul territorio, «deve avere una linea strategica ben definita e condivisa con il suo personale. Non deve chiudersi tra le sue mura, ma condividere e aprirsi anche al territorio».