Un principe saudita a Legnano? Ebbene si. Sua Altezza Reale, Principe Khaled bin Alwaleed Al Saud, in persona nei giorni scorsi è "atterrato" nella città del Carroccio per fare visita alla Raimondi Cranes,  azienda produttrice di Gru con sede in corso Garibaldi, di cui il nobile imprenditore è diventato propietario e presidente. 

Attiva dal 1863,  nel 2009 la Raimondi Gru (associata Confindustria Alto Milanese) ha firmato il concordato preventivo ed è poi stata rilevata dalla Ramco, un gruppo del Qatar che ha assorbito 40 dei 61 lavoratori (Ricordiamo la protesta eclatante di due operai saliti su una gru di 60 metri per richiedere la cassa integrazione in deroga). 

A distanza di quasi 5 anni l'azienda annuncia oggi con orgoglio attraverso un Comunicato Stampa un nuovo cambio di proprietà a cui faranno seguito importanti investimenti: "In conseguenza a questa acquisizione – si legge nel comunicato stampa – Raimondi sarà ora impegnata in un ambizioso piano di crescita, con un investimento stimato in 100 milioni di dollari nei prossimi anni. E' prevista l'espansione degli impianti di produzione in Italia e la costruzione di nuovi impianti in Brasile, Arabia Saudita e India. In nuovi investimenti consentiranno di aumentare la produzione, offrire una più ampia gamma di prodotti e servizi espandendo ulteriormente la sua presenza sul territorio, tutti fattori di grande rilievo considerando le crescenti e mutevoli esigenze dei nostri clienti".

Il nuovo presidente oltre ad essere membro della famiglia reale saudita e unico figlio del Principe Alwaleed bin Talal Al Saud,  proprietario e presidente della Kingdom Holding, è infatti anche presidente e proprietario della Holding Kbw, istituzione finalizzata a investire nei settori chiave di molti mercati: "L'acquisizione di Raimondi – ha dichiarato il Principe nel corso della visita legnanese – rappresenta un punto chiave nella nostra strategia globale, di cui mi orgoglio e nella quale ho personale interesse. Se ho appreso qualcosa da mio padre sulla strategia negli investimenti, è di preferenza investire in società con una lunga storia di successi e pochissime aziende possono competere con i 150 anni di storia di Raimondi".

Questa rapida espansione richiederà ora nuovi sforzi da parte del team italiano in termini di innovazione, sviluppo e tecnologie per conseguire maggiore qualità e prestazioni. Sfida che il personale ha accolto con grande soddisfazione ed intusiasmo.  

valeria arini