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IN UN LIBRO LA STORIA DI GUSTAVO MORENO, ISTRUTTORE DI VOLO

Il 19 marzo 1913, il capitano Moreno a soli 42 anni moriva nei cieli di Somma Lombardo alla guida di un aereo Nieuport 50 Hp...

Gustavo Moreno? Un nome che a Gallarate molti avranno sentito, ma di cui difficilmente sanno qualcosa di più.

Lo ha “confessato” lo stesso sindaco Guenzani, che non ha voluto mancare alla presentazione del libro sul Capitano d’Artiglieria Pilota Gustavo Moreno.

Un agile libro che colma una lacuna su un personaggio, deceduto giusto un secolo fa, che ha dato il suo nome alla sezione di Gallarate dell’Associazione Arma Aeronautica. Come ricordava il col.(r) Michele Ciorra, presidente dell’Associazione gallaratese, il capitano d’artiglieria Moreno venne nominato primo Comandante della neonata scuola di addestramento di volo della Cascina Malpensa. Pochi anni dopo, il 19 marzo 1913, il capitano Moreno a soli 42 anni moriva nei cieli di Somma Lombardo alla guida di un aereo Nieuport 50 Hp, quasi a consacrare con il suo sangue quella terra che ora è chiamata la “Provincia con le ali”, la Provincia di Varese, appunto. Un territorio che conserva tante memorie della nascente e poi cresciuta Aviazione italiana. Roberto Azzalin e Marcello Tronconi hanno ricostruito con piglio giornalistico e arricchito con documenti interessanti ( come lo stato di servizio del capitano o la descrizione dell’aereo Nieuport, comprensivo anche del costo…) questa tragedia.

Una fatalità, perché l’aereo era stato minuziosamente visitato dai meccanici ed era noto quanto fosse guardingo il capitano Moreno; ma un colpo di vento contrario fece perdere stabilità al velivolo : si sa quanto in quel tempo gli aerei fossero mezzi precari, tali da fare dei piloti dei veri e propri temerari. Come hanno ricordato i vari relatori, e ha ribadito l’assessore provinciale Martignoni, la ricerca è stata rivolta soprattutto ai giovani, per destare loro la curiosità e l’interesse per la storia dell’aeronautica italiana. Ed è anche un invito a non mollare mai, ma a continuare a perseguire i propri obiettivi : un appello che ha trovato nei giovani allievi dell’Istituto Aeronautico Vinci “A. Ferrarin”, presenti nella sala della conferenza, la sua tangibile risposta. Infatti una rappresentanza dei giovani allievi ha voluto presenziare con la bandiera d’Istituto per tutta la manifestazione.

Redazione
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Pubblicato il 23 Marzo 2013
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