Scritte intimidatorie contro Giorgia Meloni, il centrodestra di Busto Garolfo: “Segnali allarmanti di intolleranza”
Nei giorni scorsi il centrodestra ha portato tra i banchi del consiglio comunale di Busto Garolfo una mozione per chiedere «una presa di posizione netta e unitaria contro ogni forma di violenza politica e odio ideologico»
«Atti di odio ideologico che minano le fondamenta della nostra democrazia». Ferma condanna dal centrodestra di Busto Garolfo dopo le scritte intimidatorie “Spara a Giorgia”, accompagnate dalla stella a cinque punte delle Brigate Rosse, comparse nei giorni scorsi sui muri della sede della Lega e su quello che separa la sede cittadina del Partito Democratico e lo sportello SPI CGIL a Busto Arsizio.
«Ancora una volta la violenza verbale e le minacce si manifestano nelle nostre città – sottolinea il centrodestra -. A Busto Arsizio è apparsa l’ennesima scritta intimidatoria “Spara a Giorgia” con riferimenti alle Brigate Rosse, un episodio gravissimo che non può e non deve essere sottovalutato. Come gruppo consiliare Centrodestra per Busto Garolfo e Olcella esprimiamo la nostra più ferma condanna per questi atti di odio ideologico che minano le fondamenta stesse della nostra democrazia. Le minacce di morte contro la Presidente del Consiglio dei Ministri rappresentano un attacco non solo a una persona, ma a tutte le istituzioni democratiche del nostro Paese. Non è la prima volta che assistiamo a simili episodi. Le continue scritte minacciose, i riferimenti al terrorismo degli anni di piombo, l’incitamento alla violenza sono segnali allarmanti di un clima di intolleranza che dobbiamo contrastare con ogni mezzo».
Proprio in quest’ottica nei giorni scorsi il centrodestra ha portato tra i banchi del consiglio comunale di Busto Garolfo una mozione per chiedere «una presa di posizione netta e unitaria contro ogni forma di violenza politica e odio ideologico». «La politica può e deve essere confronto, dibattito anche aspro, ma sempre nel rispetto delle persone e delle istituzioni – conclude il gruppo consiliare -. Le minacce, l’incitamento alla violenza, i richiami al terrorismo sono inaccettabili in una società civile e democratica».










Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.