E due. Dopo il bis iridato arrivato con la medaglia d’oro nell’inseguimento a squadre ai Mondiali di ciclismo su pista al Velódromo Peñalolén di Santiago del Cile, Martina Alzini lunedì 3 novembre riceverà per la seconda volta alla Casa delle Armi al Foro Italico il collare d’oro del CONI, la massima onorificenza dello sport italiano.

Assegnato dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano ad atleti, società sportive, tecnici e dirigenti che hanno raggiunto risultati di eccellenza nel loro percorso, contribuendo alla crescita e al prestigio dello sport nazionale con i risultati ottenuti in carriera, il collare d’oro rappresenta, per così dire, un posto in prima fila nell’albo d’oro della storia sportiva italiana. E per Martina Alzini non è una novità: la ciclista parabiaghese, infatti, è già stata stata premiata con il collare d’oro nel 2022, dopo lo storico successo colto insieme a Martina Fidanza, Chiara Consonni, Elisa Balsamo e Vittoria Guazzini sulla pista di Saint-Quentin-en-Yvelines, a due passi da Parigi, dove avevano conquistato per la prima volta il titolo mondiale dell’inseguimento a squadre su pista “sbriciolando” in finale la Gran Bretagna, grande favorita della viglia già pronta a mettere le mani sul settimo sigillo nella specialità.

Classe 1997, Martina Alzini, che nel 2021 aveva preso parte anche alla spedizione azzurra per le Olimpiadi di Tokyo e nel 2024 ha fatto il bis a Parigi, solo pochi mesi fa era tornata con la medaglia d’oro al collo dai Campionati Europei su pista 2025. Poi nei giorni scorsi la nuova maglia iridata, con la ciclista parabiaghese che, insieme a  Martina Fidanza, Chiara Consonni, Federica Venturelli e Vittoria Guazzini, ha riportato l’Italia sul tetto del mondo: a Santiago del Cile le Azzurre, dopo essersi sbarazzate abbastanza agevolmente dell’Australia, in finale hanno portato a casa un secondo storico successo contro la Germania.