Nel Legnanese mancano 74 medici per l’assistenza primaria
Alle carenze si proverà come sempre a far fronte con i bandi. Uno è ufficialmente in corso dal 29 ottobre, con il termine finale per le candidature fissato al 17 novembre
Nel Legnanese mancano 74 medici per l’assistenza primaria. Lo ha messo nero su bianco Regione Lombardia nei giorni scorsi con la pubblicazione degli ambiti carenti per i medici del ruolo unico di assistenza primaria e per i pediatri di libera scelta delle ASST lombarde aggiornato ad ottobre, confermando una situazione sostanzialmente in linea con quella di marzo, quando mancavano 75 professionisti.
Per la medicina territoriale gli undici comuni del Legnanese vengono suddivisi in tre diversi ambiti – le cosiddette aggregazioni territoriali funzionali – in cui rientrano più comuni, rispetto ai quali viene calcolata la disponibilità di posti per i pazienti. La ricognizione parla di 15 posti potenzialmente da coprire nel territorio che comprende i Comuni di Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese, 31 in quello formato da Cerro Maggiore, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona e 28 in quello di Legnano e Rescaldina.
Alle carenze si proverà come sempre a far fronte con i bandi: uno è ufficialmente in corso da ieri, mercoledì 29 ottobre, con il termine finale per le candidature fissato a lunedì 17 novembre. Le speranze, però, sono tutto sommato ridotte al lumicino se si considerano i numeri degli scorsi anni. Tanto che nel tempo i “buchi” sono aumentati o, nel migliore dei casi, rimasti stabili: già a marzo di tre anni fa i posti vacanti erano infatti in tutto 17 (7 tra Legnano e Rescaldina, 6 tra Cerro Maggiore, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona e 4 tra Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese), mentre due anni fa erano 25 (11 tra Legnano e Rescaldina, 10 tra Cerro Maggiore, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona e 4 tra Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese) e lo scorso anno 29 (14 tra Legnano e Rescaldina, 11 tra Cerro Maggiore, Nerviano, Parabiago e San Vittore Olona e 4 tra Busto Garolfo, Canegrate, Dairago, San Giorgio su Legnano e Villa Cortese).
Non va meglio nemmeno nel resto del territorio dell’ASST Ovest Milanese, l’azienda socio-sanitaria territoriale cui fa riferimento il Legnanese, dove in tutto mancano 186 medici per l’assistenza primaria. Ai 74 del nostro territorio, infatti, se ne aggiungono altri 30 nell’Abbiatense (13 tra Abbiategrasso, Besate, Morimondo, Motta Visconti e Ozzero e 17 tra Albairate, Bubbiano, Calvignasco, Cassinetta di Lugagnano, Cisliano, Gaggiano, Gudo Visconti, Rosate e Vermezzo e Zelo), 29 nel Castanese (17 tra Castano Primo, Magnago, Nosate, Robecchetto con Induno, Turbigo e Vanzaghello e 12 tra Cuggiono, Arconate, Bernate Ticino, Buscate e Inveruno) e 53 nel Magentino (23 tra Magenta, Boffalora sopra Ticino, Corbetta, Marcallo con Casone, Mesero e Robecco sul Naviglio e 30 tra Arluno, Bareggio, Casorezzo, Ossona, Santo Stefano Ticino, Sedriano e Vittuone). In Lombardia gli ambiti carenti per i medici del ruolo unico di assistenza primaria sono oltre 4mila.
In Italia, in base al rapporto AGENAS 2025 sul personale del servizio sanitario nazionale, dal 2013 al 2023 il numero dei medici di medicina generale di assistenza primaria si è ridotto di 7.220 unità dagli oltre 45mila del 2013 ai 38mila del 2023, e quello dei pediatri di libera scelta di 999 unità. «Nel 2023 in Italia risultano in attività 57.176 medici appartenenti al ruolo unico di assistenza primaria – spiega lo studio -. Assumendo che la percentuale di over 55 sia per i medesimi simile a quella dei medici attivi nel SSN (39,5%), si stima che il numero di medici del ruolo unico di assistenza primaria che andranno in pensione fino al 2035 sarà pari a 20.583 (1.715 per anno)».










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