A metà ottobre riapre la piscina di Busto Garolfo: “Prova difficile da superare, è la fine di un incubo”
Nella settimana dal 13 ottobre la piscina di Busto Garolfo riaprirà i battenti per tutti gli utenti dopo i lavori di ristrutturazione

Riaprirà i battenti da lunedì 13 ottobre la piscina di Busto Garolfo, i cui lavori di ristrutturazione sono ormai in dirittura di arrivo dopo la chiusura a cavallo tra il 2024 e il 2025 a seguito del riscontro di un’anomalia in una delle travi in legno lamellare che sostenevano la copertura dell’impianto e la successiva riapertura dopo una messa in sicurezza provvisoria a febbraio.
Realizzata alla fine degli anni ’80 tra via Europa e via Busto Arsizio, la piscina di Busto Garolfo si estende su una superficie coperta di poco più di 2.800 metri quadri ed è composta da due vasche coperte, una tribuna per gli spettatori, palestre per la ginnastica pre-natatoria, una palestra fitness, spogliatoi, reception con area bar e uffici, oltre ai magazzini, all’infermeria e ai locali tecnici. Nell’area esterna dell’impianto, invece, ci sono due vasche scoperte e il solarium.
A novembre dello scorso anno era stato rilevato il «cedimento di una trave primaria sull’appoggio delle colonne lato giardino», a valle del quale l’amministrazione comunale aveva richiesto una serie di indagini per «determinare qualitativamente la consistenza della matrice legnosa su tutti gli appoggi lato parco e lato tribuna». Dalle verifiche era emerso che «tutti gli appoggi hanno subito nel corso del tempo un degrado materico – come riportava la relazione generale al progetto di fattibilità tecnico-economica per la ristrutturazione dell’impianto -, probabilmente dovuto all’attacco di agenti patogeni in relazione alle alte umidità presenti nell’ambiente interno, tale da deteriorare irreversibilmente le condizioni di resistenza meccanica delle travi in legno lamellare e, di conseguenza, dell’intera struttura di copertura delle vasche». Da lì la decisione di procedere ad una ristrutturazione definitiva, con un costo di 975mila euro.
Mercoledì 24 settembre un incontro congiunto tra Lombardia Nuoto, la società che gestisce l’impianto, l’amministrazione comunale, Euro.PA, la ditta appaltatrice dei lavori, e tutti i soggetti coinvolti ha confermato il sostanziale rispetto delle tempistiche dell’intervento «nonostante alcune “fisiologiche” sospensioni dei lavori – come spiega Lombardia Nuoto -. Purtroppo in questi ultimi giorni il maltempo sta rallentando ulteriormente i lavori di posa dell’ultima porzione di copertura del tetto della vasca da 25 metri, ma entro fine settimana questa fase dei lavori sarà conclusa. Abbiamo concordato con l’amministrazione comunale, approfittando di questo periodo di chiusura forzata, di eseguire nei prossimi giorni, conclusa la posa della copertura, i lavori di manutenzione della vasca da 25 metri, che consistono nella sostituzione delle piastrelle e della tubazione di ricircolo dell’acqua. Questi interventi aggiuntivi non sono correlati all’opera di rifacimento della copertura ma sono indispensabili per garantire il buon funzionamento dell’impianto natatorio. Infine i lavori di riqualificazione dell’impianto di illuminazione concluderanno l’intervento.
«Per evitare di dilungare eccessivamente i tempi – aggiungono da Lombardia Nuoto, ringraziando amministrazione e uffici comunali, collaboratori e utenti -, nell’incontro odierno si è valutato di scorporare i lavori della vasca grande da quelli relativi alla vasca ludica e tribuna. Pertanto, non senza emozione, siamo in condizioni di comunicare che nella settimana dal 13 ottobre l’impianto riaprirà i battenti a tutti. Sarà in uso per circa due settimane la sola vasca grande, successivamente saranno in funzione anche la tribuna e la vasca ludica. I corsi per le fasce prescolari e neonatali continueranno in piscinetta anche nel mese di ottobre, mentre saranno previsti nella sola vasca da 25 metri, temporaneamente per due settimane, corsi per i prescolari. Sembra la fine di un incubo, è stata una prova veramente difficile da superare, ma siamo praticamente arrivati al traguardo. Va sottolineato come un intervento del genere, fatto a regola d’arte, in così poco tempo, sia qualcosa di unico».
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