190mila euro per i musei di impresa del Legnanese dalla Regione
Tra i musei finanziati il Museo Fratelli Cozzi di Legnano, Officina Rancilio 1926 di Parabiago e Spazio Longo di San Giorgio su Legnano. I fondi serviranno anche a dare vita al nuovo Anzani Factory Museum a Parabiago

Centonovantamila euro per i musei di impresa del Legnanese da Regione Lombardia grazie ad un bando ad hoc, che il Pirellone, dopo lo stanziamento iniziale di 500mila euro, ha deciso di rifinanziare con poco più di un milione di euro per «sostenere le aziende lombarde che scelgono di raccontare la propria storia attraverso spazi museali, valorizzando il patrimonio tecnico-industriale e la cultura del lavoro della Regione».
Tra i musei “premiati” dalla Regione, i cui fondi serviranno per progetti che su scala regionale spazieranno dalla realizzazione di nuovi spazi espositivi, anche digitali, alla valorizzazione dei siti esistenti, dal restauro delle collezioni alle attività di informazione, passando per la collaborazione con le istituzioni territoriali e l’assegnazione di borse di studio, ci sono anche il Museo Fratelli Cozzi di Legnano, Officina Rancilio 1926 di Parabiago, e Spazio Longo di San Giorgio su Legnano. I fondi messi a disposizione dal Pirellone tramite il bando, inoltre, serviranno a dare vita ad un nuovo museo di impresa nel nostro territorio: l’Anzani Factory Museum, che prenderà forma a Parabiago grazie ad Anzani Machinery, azienda che si occupa della produzione di macchinari per calzaturifici, imprese di abbigliamento, solettifici, tomaifici e borsifici.
Museo Fratelli Cozzi
La collezione del Museo Fratelli Cozzi nasce dalla passione del suo fondatore, Pietro Cozzi, per l’Alfa Romeo, che lo ha portato a collezionare dal 1955 in poi, ovvero dall’anno in cui ha fondato l’omonima concessionaria, un esemplare per ogni modello prodotto dal Biscione «scelto tra l’allestimento più performante o interessante ai fini del collezionismo».
Le automobili esposte, più di cinquanta prodotte dal 1950 ad oggi e corredate da grafiche originali e «materiali unici come trofei disegnati dalle più prestigiose firme del design come Gio Pomodoro, Lucio Fontana, Luciano Minguzzi, Agenore Fabbri», sono «suddivise in berline, coupé e spider» e «rappresentano un patrimonio importante per la storia dell’automobile italiana», come spiegano dal museo stesso.

Officina Rancilio 1926
Il museo d’impresa della famiglia Rancilio, inaugurato nel 2010, racconta una storia iniziata in una piccola officina meccanica quando Roberto Rancilio, all’epoca giovane operaio, decide di scommettere sulla produzione della macchina da caffè istantanea. La “data di nascita” della sua prima macchina, la Regina, è il 1927: da lì in poi ne realizzerà molte fino alla sua morte nel 1956. A raccogliere il testimone saranno i suoi tre figli, Francesco, Antonio e Romano: con loro al timone l’azienda di famiglia approderà sul mercato internazionale, fino al salto definitivo nel 1971, quando per la sua nuova macchina la Rancilio lavorerà con il designer Marco Zanuso. Oggi il museo fa anche da cornice a mostre e percorsi didattici e ospita convegni, incontri e conferenze di associazioni locali.
Spazio Longo
Spazio Longo racconta la storia dell’azienda Longo di Legnano, una storia che inizia nel 1961 quando Carla e Consiglio Longo avviano un’osteria. Negli anni ’60, poi, l’attività si amplia con l’imbottigliamento di vino, e nel 1983 la seconda generazione inaugura l’enoteca a Legnano. Realizzato in una vecchia cantina del vino, il museo d’impresa accoglie tra le sue mura cataloghi e fotografie che raccontano l’evoluzione dell’azienda negli anni e custodisce anche un archivio di progetti nel campo della regalistica aziendale. Una parte dello Spazio Longo è inoltre dedicata a «una speciale collezione di opere d’arte in continuo aggiornamento: i cofanetti in legno per le bottiglie diventano tela per gli artisti, noti e meno noti, che vi riversano liberamente la propria ispirazione».

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