NerPharMa, CUB Allca: “Trattiva per la cessione, chiediamo trasparenza e garanzie”
Sindacati in allarme per il futuro di NerPharMa, società del gruppo NMS per cui la RSA CUB ALLCA chiede garanzie in vista dell'ipotesi di cessione «confermata nelle ultime settimane da alcune fonti aziendali»

«NerPharMa è un sito strategico, la sua sorte non può essere decisa nelle retrovie». Sindacati in allarme per il futuro di NerPharMa, società del gruppo NMS per cui la RSA CUB ALLCA chiede garanzie in vista dell’ipotesi di cessione che si profila all’orizzonte, mentre il gruppo è alle prese con la crisi deflagrata dopo l’annuncio dell’azionista di maggioranza, il fondo PAG, della decisione di staccare la spina alle attività di ricerca e di conseguenza ai reparti Chemistry e Biology.
«Nelle ultime settimane, alcune fonti aziendali hanno confermato l’esistenza di una trattativa avanzata per la cessione di NerPharMa, legata a una due diligence ancora in corso – spiega Bruno Pepi della RSA Bruno Pepi – RSA CUB ALLCA -. Nonostante l’invito della dirigenza a “non agitare le acque”, è nostro dovere come RSA richiamare l’attenzione pubblica e istituzionale sui rischi di un’operazione di questa portata, che coinvolgerebbe soggetti esterni al perimetro lombardo e italiano. Non è stato comunicato ufficialmente il nome dell’acquirente, ma risulterebbe riconducibile a fondi con sede in aree geopoliticamente instabili, fatto che richiede massima trasparenza e prudenza».
«L’ingresso di investitori da aree soggette a tensioni internazionali o fragilità economiche potrebbe esporre l’azienda a imprevisti, crisi di liquidità o rallentamenti degli investimenti – aggiunge Pepi -. Un soggetto senza legami locali potrebbe non avere interesse nel mantenere l’attività produttiva a Nerviano. Il rischio di delocalizzazioni, tagli o svuotamento industriale è concreto. Ad oggi, non è stato presentato alcun piano vincolante. Le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto di sapere chi decide del loro futuro e quali impegni si assumono verso l’occupazione e il sito GMP (good manufacturing practices, ovvero norme di buona fabbricazione, ndr)».
«Come RSA CUB – conclude Bruno Pepi – chiediamo trasparenza immediata su acquirente e due diligence, un piano industriale scritto e pubblico con impegni su organici, attività e investimenti, clausole sociali vincolanti sul mantenimento del sito e del personale per almeno cinque anni e la convocazione urgente di un tavolo in Regione Lombardia, aperto a sindacati e istituzioni locali. NerPharMa è un sito strategico, con oltre 150 addetti specializzati, che produce farmaci salvavita per aziende come Merck. La sua sorte non può essere decisa nelle retrovie, senza coinvolgere chi ogni giorno manda avanti le linee e garantisce qualità e continuità produttiva. Meglio fermarsi oggi, che correre domani ai ripari. La tutela del lavoro non può aspettare».
Foto di archivio
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