L’aria a Vanzaghello è buona, ma attenzione a riscaldamenti e traffico. Febbraio è il mese critico
Anche quest'anno è stato presentato il bilancio del progetto avviato dal Comune di Vanzaghello con la società Wiseair nel settembre 2021 per monitorare l'aria

La qualità dell’aria a Vanzaghello è buona nonostante le criticità tipiche della pianura padana. A dimostrarlo sono i dati raccolti dal progetto, avviato dal Comune di Vanzaghello con la società Wiseair nel settembre 2021. L’obiettivo è valutare scientificamente la qualità dell’aria respirata quotidianamente dai cittadini attraverso la raccolta dati registrata da appositi sensori posizionati in punti strategici, oltre che grazie al contributo di tutti i cittadini disposti a partecipare al monitoraggio. Come ogni estate è stato presentato il bilancio dell’aria: analisi che riguarda il periodo tra gennaio a luglio 2025, quindi, sei mesi di rilevamenti. «Si tratta di un progetto che permette non solo di informare la cittadinanza – spiega il sindaco Gian Battista Gatti -, ma anche di offrire all’Amministrazione uno strumento utile per le scelte future in campo ambientale. Abbiamo voluto questo monitoraggio per dare ai cittadini dati concreti e trasparenti sulla qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno. È un atto di responsabilità verso l’ambiente e verso la salute pubblica, un primo passo per costruire politiche locali più consapevoli». Anche nei mesi più sfavorevoli, i valori rilevati non hanno mai superato i limiti stabiliti dall’Agenzia Ambientale Europea. Questo è un segnale importante che conferma una certa stabilità della situazione ambientale locale. Il 58% dei giorni con dati disponibili ha fatto registrare una qualità dell’aria classificata come “verde”, ovvero buona. Il mese di maggio è stato il più virtuoso: con 31 giornate verdi risulta il periodo con la migliore qualità dell’aria tra quelli analizzati. Febbraio, invece, ha mostrato le condizioni peggiori, con 23 sforamenti dei limiti previsti. «Sappiamo che l’inverno, con il maggiore uso di riscaldamenti, porta a un aumento dell’inquinamento, ma è rassicurante vedere che nemmeno nei periodi peggiori si siano superati i limiti di legge», commenta ancora il primo cittadino.
I dati e le fonti di inquinamento
L’analisi delle concentrazioni di inquinanti si è focalizzata principalmente sulle polveri sottili, in particolare PM2.5 e PM10. Nei sei mesi di monitoraggio sono stati registrati 63 sforamenti per il PM2.5 e 22 per il PM10. Anche in questo caso, è importante sottolineare che i livelli rimangono entro i limiti stabiliti dalla normativa europea, che prevede un massimo di 35 sforamenti annuali per il PM10. Le concentrazioni più alte si sono osservate nei mesi freddi, a causa del maggior utilizzo di impianti di riscaldamento. Secondo i dati incrociati con il database EMEP Grid, le emissioni di inquinanti nel territorio di Vanzaghello risultano in linea con la media del Nord Italia. La fonte principale è legata ai riscaldamenti domestici, responsabili della stragrande maggioranza delle emissioni, in particolare dell’80,4% per quanto riguarda il PM2.5. Segue il trasporto su strada, che contribuisce con un’incidenza significativa sia per il PM2.5 che per il PM10. «I dati ci indicano chiaramente dove dobbiamo intervenire: sui riscaldamenti e sulla mobilità. È lì che si può davvero fare la differenza per migliorare la qualità dell’aria – sottolinea il sindaco Gatti -. Abbiamo già in mente progetti di sensibilizzazione e incentivi per l’efficientamento energetico».
Due zone a confronto: risultati omogenei sul territorio
Il monitoraggio ha interessato due aree del paese: via Donatori del Sangue 3 e via Ragazzi del ’99. Il confronto intracittadino non ha evidenziato particolari scostamenti: la qualità dell’aria è risultata simile nelle due zone. Il 98% dei giorni monitorati in entrambi i punti ha presentato valori molto vicini alla media, a conferma di una distribuzione omogenea degli inquinanti nell’area urbana. Questo dato, seppure preliminare, è utile per indirizzare eventuali approfondimenti futuri. Il progetto quindi continuerà nei prossimi sempre per mantenere aggiornata la fotografia della qualità dell’aria. Il coinvolgimento dei cittadini rimane centrale: «Per chi volesse seguire in tempo reale l’evoluzione dei dati, è disponibile l’app Wiseair – conclude Gatti -, facilmente accessibile tramite QR code. Questo progetto non si ferma qui . Vogliamo fare dell’ambiente un tema permanente all’interno della nostra agenda amministrativa. Monitorare è solo il primo passo: ora si tratta di agire».
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