Per un asilo nido che si prepara ad aprire i battenti, c’è una scuola dell’infanzia che abbassa la saracinesca. San Giorgio su Legnano a settembre inaugurerà un nuovo nido comunale nei locali al piano terra del civico 27 di piazza Mazzini dove ad oggi ci sono l’asilo nido e la scuola dell’infanzia “Cucciolandia – Il pianeta dei bambini”, e le famiglie dei giovanissimi studenti che non avevano ancora concluso il percorso alla materna si sono ritrovate a fare i conti con un cambio di rotta imprevisto che – è quasi superfluo sottolinearlo – ha suscitato più di un malumore.

«La continuità didattica è stata garantita solo per il nido: la scuola materna al piano superiore non ci sarà più e non è stata creata una scuola dell’infanzia comunale – sottolineano i genitori -. C’è stata poi l’ulteriore difficoltà di ricevere la comunicazione ufficiale il 10 giugno, in tempi non congrui, quando ormai non era più nemmeno scontato trovare strutture con posti disponibili e non c’era più la possibilità di accedere alle scuole dell’infanzia comunali, per cui c’erano già le liste di attesa. Per trovare una nuova scuola dell’infanzia per i nostri figli abbiamo dovuto mettere in stand by la nostra vita per giorni. È vero che ci è stato proposto il passaggio alla materna di via Visconti di Modrone, ma è una scuola paritaria di ispirazione cattolica».

Ai genitori resta anche l’amarezza per aver visto inascoltate le loro richieste passate di ristrutturazione dell’immobile che oggi è invece prossimo ad un restyling. «Come genitori avevamo inviato un’istanza al comune tramite PEC, facendo presente che la struttura necessitava di lavori di ristrutturazione – aggiungono le famiglie -: il comune non ha mai risposto, alla riunione del 10 giugno ci hanno detto di essersi dimenticati di farlo. Ci siamo sentiti presi in giro, ci è sembrata una precisa volontà di non informarci se non all’ultimo momento. È mancato tatto dall’inizio alla fine nella gestione di questa vicenda».

Tra chi dall’oggi al domani si è trovato a dover cercare un piano B ci sono anche alcuni genitori che avevano iscritto i figli alla materna “Cucciolandia – Il pianeta dei bambini” per il prossimo anno. «Ci erano piaciuti l’approccio laico, il numero ridotto di alunni e soprattutto l’offerta formativa ricca di attività, di momenti all’aperto e di uscite didattiche – spiegano due mamme -. Un altro aspetto fondamentale era la flessibilità di servizi come il pre e il post scuola su richiesta, oltretutto con un orario molto lungo che potenzialmente copriva dalle 7.30 alle 18.30 che aiutava moltissime mamme lavoratrici nel conciliare vita lavoro e famiglia».

Qualcuno dell’inevitabile cambiamento se ne era ormai fatto una ragione, soprattutto pensando che «con il passaggio della struttura da privata a pubblica sarebbe stata resa più accessibile a persone meno abbienti – spiega una mamma -: in realtà, però, la tariffa massima che verrà applicata è più costosa del nido pre-esistente (la tariffa verrà comunque calcolata in base al reddito ISEE, ndr). Dal punto di vista sociale verranno duplicati i posti per il nido, ma non sarà un vero aiuto verso le comunità: sarà un servizio estremamente costoso e non ampio e flessibile come quello che frequentavamo noi».