Gestione dei campi da tennis comunali nel mirino delle opposizioni a Dairago
Le opposizioni non nascondono la «preoccupazione per la legittimità dell’attuale modalità di gestione, che si fonda su una convenzione scaduta nel 2016 e prorogata ormai per la settima volta, senza una scadenza temporale definita»

Mentre tutta Italia si innamora del tennis sull’onda delle vittorie di Jannik Sinner, fresco di vittoria a Wimbledon, a Dairago fa discutere la gestione dei campi da tennis comunali, che già un anno fa era finita dai banchi del consiglio comunale attraverso un’interrogazione presentata dalle minoranze. Che ora tornano ad accendere i riflettori sulla struttura sportiva con una nuova interrogazione, senza nascondere la «preoccupazione per la legittimità dell’attuale modalità di gestione, che si fonda su una convenzione scaduta nel 2016 e prorogata ormai per la settima volta, senza una scadenza temporale definita».
«Sin dal 2016 il comune di Dairago ha continuato a prorogare, in alcuni casi anche in modo unilaterale, la gestione dei campi da tennis comunali – sottolineano UniAmo Dairago e Scelto Dairago -. Il 7 novembre 2023 con un accordo sottoscritto tra il comune di Dairago e l’ASD Club Dairago, è stata disposta la sesta proroga dell’assegnazione dell’area dei campi da tennis di via Carducci all’associazione, con scadenza al 30 giugno 2024. Nel mese di giugno 2024 l’amministrazione ha pubblicato una manifestazione di interesse per la gestione dell’area, indicando il valore della concessione quinquennale fissato in circa 10mila euro annui, alla quale due operatori economici avevano manifestato interesse».
«Il 25 giugno 2024, pochi giorni prima della scadenza della sesta proroga, il comune ha trasmesso una comunicazione alla società Tennis Club Dairago, autorizzandola a proseguire la gestione dell’impianto oltre il termine previsto. Il 1° ottobre 2024 l’amministrazione ha formalizzato l’ennesima proroga tecnica della gestione dell’area tennis, stabilendo che resterà in vigore “fino all’individuazione del concessionario a seguito dell’espletamento della relativa procedura ad evidenza pubblica affidata alla stazione unica appaltante di Monza Brianza. Al 17 luglio 2025 non risulta stipulata alcuna nuova concessione, né è stato pubblicato alcun bando di gara relativo alla gestione dell’impianto».
Da lì la scelta delle minoranze di chiedere conto a Paola Rolfi e alla sua squadra di governo cittadino dell’eventuale affidamento alla stazione unica appaltante della procedura per il bando di gara finalizzato alla gestione dell’impianto e dello stato di avanzamento della procedura. «Il comune ha attribuito al servizio una rilevanza economica, decuplicando di fatto il valore iniziale della convenzione – concludono Scelgo Dairago e UniAmo Dairago -. Inoltre, era già stata avviata una manifestazione di interesse, alla quale avevano partecipato due operatori. Ci chiediamo dunque se sia ammissibile, da parte di un’amministrazione, continuare a gestire un bene economicamente rilevante attraverso proroghe reiterate per oltre nove anni, senza ricorrere a procedure trasparenti e conformi alla normativa. A nostro avviso, in assenza di un formale avvio della procedura tramite stazione unica appaltante di cui non ci risulta alcun atto ufficiale, questa settima proroga non può ritenersi legittima né conforme alle disposizioni vigenti».
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