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Undici variazioni di bilancio da inizio anno a Dairago. Le opposizioni: “Questo è navigare a vista”

UniAmo Dairago e Scelgo Dairago durante l'ultima seduta consiliare hanno "bocciato" la ratifica dell'ultima variazione di bilancio messa in cantiere dalla giunta Rolfi proprio per stigmatizzare «l'uso improprio» dello strumento

comune dairago

Undici variazioni di bilancio dall’inizio dell’anno a Dairago. Quanto basta, per le opposizioni, per parlare di «una prassi consolidata che mette in discussione l’intera impostazione della programmazione finanziaria dell’amministrazione», tanto che dai banchi di UniAmo Dairago e Scelgo Dairago durante l’ultima seduta consiliare è arrivato il pollice verso per la ratifica dell’ultima variazione di bilancio messa in cantiere dalla giunta Rolfi proprio per stigmatizzare «l’uso improprio» dello strumento, nonostante la valutazione positiva rispetto ai contenuti.

«Il bilancio di previsione non è un esercizio contabile, ma uno strumento politico fondamentale, che dovrebbe esprimere una visione chiara e stabile dell’azione amministrativa – sottolineano Scelgo Dairago e UniAmo Dairago -. Invece, stiamo assistendo a un uso eccessivo e ripetuto delle variazioni, molte delle quali approvate in giunta o direttamente dagli uffici. Pur riconoscendo che la legge consente variazioni per l’uso di fondi vincolati o accantonati, ci chiediamo: è normale, in un comune di 6.500 abitanti, arrivare a 11 variazioni nei primi sei mesi? È questa la capacità di previsione e programmazione che ci si aspetta da una giunta che dichiara di pianificare con serietà? La normativa richiama il principio dell’attendibilità della previsione, della coerenza programmatica e del rispetto degli equilibri. Un numero così alto di variazioni è indice di instabilità gestionale e mancanza di visione».

«Chiediamo con forza che si riduca il ricorso alle variazioni come strumento ordinario, che si coinvolga maggiormente il consiglio comunale, nel rispetto del ruolo che la legge gli attribuisce in materia di bilancio, e che si torni a un approccio rigoroso e credibile alla programmazione finanziaria, a beneficio della trasparenza e del controllo democratico – concludono i due gruppi di minoranza -. Perché un’amministrazione che modifica il bilancio ogni due settimane non governa, rincorre. E questo non è amministrare: è navigare a vista».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 29 Giugno 2025
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