Il PD di Cerro Maggiore chiede un referendum per il Polo Baraggia: “I cittadini devono essere ascoltati prima”
Tra le richieste dei Dem anche un tavolo pubblico permanente con cittadini, comitati, forze politiche, associazioni, esperti ed istituzioni sovracomunali

Un referendum consultivo sulla riapertura della discarica e un tavolo pubblico permanente con cittadini, comitati, forze politiche, associazioni, esperti ed istituzioni sovracomunali. La richiesta arriva dal PD di Cerro Maggiore e Cantalupo, che entra a gamba tesa nella querelle nata intorno al progetto per la riqualificazione dell’ex Polo Baraggia, l’area a cavallo tra Cerro Maggiore e Rescaldina al centro di tante battaglie negli anni ’90 contro l’allora discarica.
«Trent’anni fa, nel 1995, la comunità di Cerro e Cantalupo scrisse una pagina storica – sottolineano dal Partito Democratico, chiedendo «trasparenza, partecipazione e responsabilità» -: insieme, cittadini, forze politiche, associazioni e istituzioni locali riuscirono a chiudere la “discarica della vergogna”, ponendo fine a un danno ambientale e sanitario che ha segnato un’intera generazione. Oggi, con preoccupazione e fermezza, ribadiamo il nostro “no” alla riapertura della discarica, mascherata da “ripristino ambientale”».
«La proposta dell’attuale amministrazione Berra, che a inizio giugno potrebbe diventare decisione formale, disconosce quella battaglia collettiva e svilisce l’accordo di programma che prevedeva, a fine recupero, la cessione gratuita dell’area al Comune come risarcimento – aggiungono i Dem -. Il documento presentato in consiglio comunale, che prevede una commissione ispettiva dai compiti non chiari e un consiglio comunale aperto solo a posteriori, ci appare fumoso e irrilevante rispetto alla gravità della questione. I cittadini devono essere ascoltati prima, non informati dopo. Siamo convinti che la cittadinanza debba poter decidere sul futuro del proprio territorio, non subire decisioni calate dall’alto».
Foto di archivio
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