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Sigilli a Villa Saccal: immobile sotto sequestro penale contro l’occupazione abusiva

Mercoledì 21 maggio Polizia Locale e Carabinieri hanno messo i sigilli a Villa Saccal. Nel futuro dell'immobile l'ipotesi di un polo con residenzialità per anziani

Sigilli a Villa Saccal: immobile sotto sequestro penale contro l'occupazione abusiva

Villa Saccal a Rescaldina sotto sequestro penale. Mercoledì 21 maggio Polizia Locale e Carabinieri hanno messo i sigilli alla villa di via Gramsci, che nella primavera 2024 aveva infiammato la campagna elettorale e aveva acceso su Rescaldina i riflettori della tv nazionale portando in paese le telecamere di “Fuori dal Coro”, per poi finire nei mesi successivi ancora una volta tra i banchi del consiglio comunale cittadino.

Il sequestro, che arriva dopo l’ordinanza di sgombero di gennaio, è un nuovo passo contro l’occupazione abusiva dell’immobile, che darà al Comune la possibilità di adottare misure più restrittive nei confronti dell’occupante qualora violasse i sigilli. L’uomo, peraltro, era presente durante l’intervento di militari e agenti, che gli hanno spiegato le conseguenze penali cui andrebbe incontro se provasse a rientrare nell’edificio.

«Non siamo mai stati fermi – sottolinea il vicesindaco Gianluca Crugnola a nome dell’amministrazione comunale -: questa vicenda va avanti, tra alti e bassi, da anni e l’amministrazione si è sempre occupata della questione, pur con i tempi della burocrazia italiana e con i pochi strumenti che aveva a disposizione. La situazione di oggi è frutto del fatto che è stato acquisito al patrimonio comunale dall’amministrazione di allora un immobile di cui un privato si è disfato a scomputo degli oneri, senza una progettualità. Quando si lasciano strutture abbandonate in questo modo, si prestano poi a situazioni spiacevoli che diventa veramente complicato risolvere».

Sigilli a Villa Saccal: immobile sotto sequestro penale contro l'occupazione abusiva

La storia di Villa Saccal

Quella di Villa Saccal, villa padronale da oltre 3mila metri quadri dove decenni fa vivevano i titolari dell’omonima tessitura, è una storia che parte da lontano. Senza tornare agli antichi fasti di quando era abitata dai proprietari, con la pista di go kart privata oggetto delle “brame” degli allora ragazzini del paese, molti dei quali oggi sono nonni, per capire come si è arrivati alla situazione attuale è sufficiente tornare ai primi anni 2000.

Allora l’area, ormai di proprietà della Metallurgica Legnanese, finì al centro di un piano attuativo – e della relativa convenzione con il Comune – che prevedeva la realizzazione del capannone industriale poi effettivamente costruito, dei palazzi oggi visibili dietro l’Eurospin, dei parco commerciale, della scuola materna di via Gramsci e della nuova piazza Mercato. Villa Saccal avrebbe originariamente dovuto rimanere di proprietà privata a diventare una struttura sanitaria o alberghiera.

Poi nel 2010 una prima sterzata nel progetto, con la piazza Mercato sostituita nella convenzione da una piscina, grande cavallo di battaglia all’epoca un po’ di tutte le forze politiche. Anche questa versione del progetto, però, non è mai andata in porto: nella stesura finale, niente più piscina ma un Centro Diurno Disabili, gli arredi per la scuola materna e la villa padronale ceduta al Comune in cambio di una volumetria complessiva data dalla superficie dell’immobile, da quella già esistente e da un 10% extra che avrebbero potenzialmente potuto portare alla costruzione di un palazzo da 26 metri che anni fa aveva agitato non poco gli animi della politica. Come da allora in poi li ha sempre agitati il futuro di Villa Saccal, che si scontra invariabilmente con i costi non indifferenti di ristrutturazione.

E mentre le sorti dell’immobile rimanevano in stand by, per la villa si apriva la stagione dell’occupazione abusiva, che ha letteralmente “spaccato” la politica. Nell’immobile, infatti, per anni ha “preso la residenza” un ex cittadino rescaldinese che nel 2011, dopo lo sfratto, si era ritrovato a vivere in strada con moglie e figlio ed era stato inizialmente ospitato nella palestra dell’allora centro diurno disabili di via Tintoretto. Anni dopo, a seguito di un primo tentativo di allontanarlo fallito, Piazza della Chiesa era riuscita a fargli effettivamente liberare l’immobile. L’uomo era poi sparito dai radar dell’amministrazione fino alla ricomparsa a Villa Saccal nel 2018, seguita da un tentativo di sgombero che si era rivelato un buco nell’acqua. Poi a gennaio una nuova ordinanza di sgombero, e ora il sequestro penale dell’immobile, con cui il Comune spera di mettere fine alla questione.

Sigilli a Villa Saccal: immobile sotto sequestro penale contro l'occupazione abusiva

Quale futuro per Villa Saccal?

Comunque lo sia diventata, oggi Villa Saccal è proprietà del Comune e darla un futuro sarà sicuramente uno dei nodi che l’amministrazione dovrà affrontare. Anche se è sotto gli occhi di tutti che i tempi non saranno dei più brevi.

Il “piano A” per l’area rimane per Piazza della Chiesa la trasformazione in un polo con residenzialità per anziani, progetto con cui peraltro il Comune aveva provato anche ad aggiudicarsi i fondi del PNRR. Di certo c’è che, quando ci si siederà al tavolo per dare un futuro ad una della grandi irrisolte di Rescaldina, di pedine sullo scacchiere ce ne saranno anche altre. In primis l’ipotesi di una “triangolazione” che potrebbe coinvolgere anche la parrocchia per il Cinema Teatro La Torre e la vicina RSA Colleoni, in un orizzonte più ampio di rilancio del centro del paese.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 21 Maggio 2025
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