Prove tecniche di pace tra Comune e Comitato No Discarica. Con un consiglio aperto sul Polo Baraggia
Approvata all'unanimità in consiglio comunale una mozione urgente che impegna l'amministrazione a convocare un consiglio comunale aperto alla cittadinanza sul futuro Polo Baraggia

Parlare di pace è ancora prematuro. Ma dopo qualche mese ai ferri corti per il progetto per il futuro del Polo Baraggia, l’area a cavallo tra Cerro Maggiore e Rescaldina oggetto di tante battaglie contro l’allora discarica negli anni ’90, Palazzo Dell’Acqua e il Comitato No Discarica sembrano avviati ad una tregua. Armata o meno, è un altro paio di maniche.
Il ramoscello d’ulivo è arrivato con l’approvazione all’unanimità in consiglio comunale di una mozione urgente, proposta dalla stessa maggioranza, che impegna l’amministrazione a dare spazio sul sito internet del comune, sui social e con ogni canale possibile alle comunicazioni sul recupero ambientale dell’area, ad istituire una commissione di inchiesta per vagliare l’iter che ha portato alla conclusione dell’accordo di programma nel 2009 e tutto quanto riguardi l’area Baraggia e a convocare un consiglio comunale aperto alla cittadinanza sul tema. Approvazione arrivata mentre tra il pubblico sedevano una decina di rappresentanti del Comitato No Discarica per un flash mob silenzioso.
«Sono estremamente felice e soddisfatta che questo documento abbia ottenuto l’approvazione unanime del consiglio – sottolinea il sindaco Nuccia Berra, che non ha potuto partecipare alla seduta consiliare -, perché trasparenza e collaborazione sono valori fondamentali per questo importante argomento, ma più in generale per amministrare un paese. Grazie ai miei consiglieri per questa iniziativa e grazie al gruppo Bene Comune per averla sostenuta». «Finalmente la maggioranza sì è resa conto che stava sbagliando, ha fatto partire l’iter che porterà a un consiglio comunale aperto alle proposte della cittadinanza – commentano invece dal comitato -. Una prima vittoria per i cittadini di cui il comitato ha solo portato gli interessi. Ovviamente ci aspettiamo che chiuderanno l’attuale conferenza dei servizi prevista per il 1 giugno».
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