Cantiere da 3,5 milioni di euro al Fungo di Garbatola. La Lega: “Quale futuro per l’immobile?”
Dalla Lega un'interpellanza per chiedere all'amministrazione «un aggiornamento in merito al cantiere in essere» al Fungo di Garbatola

Quale futuro per il cosiddetto “Fungo” di Garbatola, l’edificio a sette piani che svetta tra via Europa e via XX Settembre dagli anni ’90 e si trova oggi in stato di completo abbandono? Se lo chiede la Lega di Nerviano, che dopo aver visto il mese iniziare all’interno dell’area dei lavori di ristrutturazione edilizia da 3,5 milioni di euro – secondo quanto riportato dallo stesso cartello di cantiere – ha presentato un’interpellanza per chiedere all’amministrazione «un aggiornamento in merito al cantiere in essere, sulla convenzione e sulle relative modalità di garanzia, con particolare riferimento alle opere pubbliche previste».
«Nel consiglio comunale dello scorso gennaio – sottolineano nel documento i consiglieri Massimo Cozzi, Alba Airaghi e David Guainazzi -, rispondendo ad una nostra interpellanza sull’argomento, l’assessore al Territorio Panini disse: “Quando verrà presentata la proposta della proprietà, ovviamente se è nei limiti che la normativa prevede come facoltà della giunta, ci sarà sicuramente un passaggio in commissione; se sarà di facoltà del consiglio comunale, passerà dal consiglio comunale, su questo non ci sono discussioni. Il contenuto della convenzione quello è e quello rimane”».
Dopo l’ennesima segnalazione della presenza di abusivi arrivata proprio dall’ex sindaco Cozzi nelle scorse settimane, quando «alcune persone erano state viste entrare con dei sacchetti della spesa nel palazzone», tornano quindi a far discutere le stori del “Fungo”. I lavori per la costruzione dell’immobile iniziarono nel 1991, ormai oltre 30 anni fa. L’edificio, nato con destinazione ricettiva alberghiera e poi trasformato in immobile ad uso residenziale o per uffici nel 2009, è però di fatto rimasto incompiuto. Da lì in poi a segnare la storia del “Fungo” sono stati graffiti, atti vandalici, abbandono di rifiuti e veri e proprio saccheggi. Oggi il “Fungo” e l’appezzamento di terreno che lo circonda hanno un nuovo proprietario dopo l’aggiudicazione all’asta del 2022, quando ormai il prezzo base per la vendita era sceso dai 7 milioni di euro iniziali ad un milione, con possibilità però di presentare offerte già a partire da 750mila euro, e forse finalmente per l’edificio si profila un nuovo futuro.
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